Verona val bene una partita in famiglia. Cagliari batte Chievo, patemi zero, esaltazione tanta
Capita di vincere una partita con punteggio largo, senza patemi e senza meriti eccessivi. È successo a Verona, patemi zero, ma esaltazione tanta. Sì, esaltazione, ma non nel senso di perdita del realismo, ma del compiacimento. Perché noi, o io, siamo gli eredi dei tempi di Riva, una sorta di antica nobiltà, di tifo raffinato e di sensazioni he non torneranno. Peggio per chi non prova certe sensazioni.
Verona val bene una partita in famiglia.
Capita di vincere una partita con punteggio largo, senza patemi e senza meriti eccessivi. È successo a Verona, patemi zero, ma esaltazione tanta. Sì, esaltazione, ma non nel senso di perdita del realismo, ma del compiacimento. Perché noi, o io, siamo gli eredi dei tempi di Riva, una sorta di antica nobiltà, di tifo raffinato e di sensazioni he non torneranno. Peggio per chi non prova certe sensazioni. Per un 3 a 0? No, ci è capitato di meglio, ma ieri, come in una sapiente regia, abbiamo avuto un inizio confuso, il mal di trasferta, e dopo un quarto d’ora, siamo venuti fuori, con quello che qualcuno chiama cinismo. Sì, va bene, e allora? Allora parlerò di Barella. Ieri è stato determinante, arrembante, guizzante, eroico. Voglio concedermi i toni dell’esaltazione, perché come do voti bassi, voglio dare voti alti, senza paura di espormi. Ieri ha avuto le movenze di Di Stefano, giocatore capace di rompere l’azione, andare a duettare a centrocampo, inserirsi in avanti e concludere in gol. Ci lamentiamo che in Sardegna non abbiamo i treni veloci, abbiamo Barella, che non fa fermate intermedie, capace di piccole accelerazioni in corsa, come Altafini per dirne una difficile, con immediatezza di visione. Potrebbe limitarsi a sembrare Douglas Costa, ma non gli basta, vuole rifarsi a Di Stefano.
Sì lo so, sembro esagerato, ma non voglio dire, voglio predire. Perché in questo sono tifoso. Insieme a lui voglio citare un suo antipodo: Pisacane, il brutto anatroccolo. Rendimento difensivo che ha fatto fuori i concorrenti, non le punte avversarie, ma tutti gli stopper, saranno una decina, che il Cagliari aveva in libro paga. I cronisti Sky hanno fatto i complimenti a Maran, per lo spostamento di Barella sulla trequarti. Nessun accenno a me, che ho sempre sostenuto questa mossa con relativo arretramento di Ionita e impiego di Faragò. Oliva è ancora un mistero e Cerri si è rivisto. Qualcuno dirà che ha mostrato segnali incoraggianti. Così come Thereau. Mi chiedo cosa ha di meno il bulgaro.
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