Teniamo Barella, è il nostro condottiero

Teniamo Barella, è il nostro condottiero

S'ARREXONADA DI NINO NONNIS. Barella quando gioca così lo puoi fermare solo con le cattive, anche se lui continua a correre anche da terra. Non lui, ma i suoi avversari sono stati fallosi, compreso Chiesa, lo nomino per far capire quanto abbia spaziato per il campo. Insisto: è un condottiero, il volontario di tutti gli assalti e non ci pensa due volte prima di rincorrere una palla o un giocatore impossibile. E i compagni vengono contagiati da questo invasamento, nessuno dorme o corricchia.

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Finalmente Barella è stato messo nella condizione di sfruttare le sue doti. L’ho sempre detto e ripetuto, scripta manent, non è questione di metri, deve solo essere liberato dall’assillo difensivo che può trobeirlo. Tanto lui rientra da solo, non passeggia mai sul campo. Non si poteva vedere Ionita trequartista, ruolo nel quale non manifesta pregi. Barella pressa chiunque e ti trascina con l’esempio. Ha sbagliato il rigore, ma ha fatto bene, un due a uno sa più di impresa.