Antonello Murgia (Anpi): “A Cagliari un convegno neofascista a 100 anni dalla nascita dei fasci di combattimento”
La denuncia del presidente provinciale di Anpi Antonello Murgia.
«Il 23 marzo di 100 anni fa nella sala riunioni del Circolo dell’Alleanza Industriale di Milano, Benito Mussolini costituiva i fasci italiani di combattimento, dai quali 2 anni dopo (esattamente il 10 novembre del 1921) sarebbe nato il Partito Nazionale Fascista. La ricorrenza è stata utilizzata in tutta Italia dalla destra neofascista per rievocazioni a carattere celebrativo e anche a Cagliari le associazioni Ad Maiora e Vico San Lucifero hanno programmato un incontro per oggi 29 marzo nei locali del Lazzaretto, di proprietà del Comune». La denuncia arriva da Antonello Murgia, presidente provinciale Anpi.
«In data 22 marzo ho pertanto inviato via PEC al Sindaco, a nome mio e della Presidente della Sezione ANPI cittadina Gianna Lai, una lettera nella quale evidenziavo come l’iniziativa, per il suo carattere e il suo contenuto integrasse gli estremi del reato di apologia del fascismo e fosse comunque in contrasto, oltre che con la Costituzione e le Leggi della Repubblica, con la delibera del Consiglio comunale di Cagliari del 13 febbraio 2018 – fa sapere Murgia -. Quest’ultima, impegnando l’Amministrazione a “ribadire i principi dell’antifascismo della nostra Costituzione anche nella concessione degli spazi pubblici”, consente la concessione di locali comunali solo a chi faccia espressa dichiarazione di antifascismo e di lealtà alla Costituzione».
«Poiché tale delibera, che riassume lo spirito democratico e antifascista della città di Cagliari, costituisce un preciso atto di indirizzo nei confronti degli organi amministrativi comunali, chiedevamo un intervento del facente funzioni di Sindaco, e dell’Amministrazione comunale in genere, in favore della esecuzione della delibera medesima, al fine di revocare la concessione alle associazioni suddette – sostiene il presidente di Anpi Cagliari -. La lettera è stata protocollata in data 25/03/2019. Nel frattempo avevamo anche avviato contatti informali per sollecitare una pronta soluzione della questione, ma alla data di oggi non abbiamo ricevuto né una risposta certa sulla revoca della concessione, né una risposta alla PEC. Rendiamo pertanto pubblica la richiesta e chiediamo che l’Amministrazione comunale provveda con urgenza».
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