Addio a Enrico “Chicco” Cocco, il più anziano giocatore del Cagliari

Il mondo del calcio piange il decano dei rossoblù: Enrico "Chicco" Cocco se n'è andato all'età di 95 anni
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Classe 1924, ala destra, esordì con la maglia rossoblù all’età di 15 anni nella stagione 1939/40. Enrico “Chicco” Cocco oggi non c’è più e il mondo del calcio piange il decano dei giocatori del Cagliari.
Enrico Cocco era soprannominato “Littorina” perchè correva velocissimo sulla fascia destra: durante la sua carriera ha realizzato una quarantina di reti e vestito la maglia rossoblù in circa 150 partite. Con lui se ne va un pezzo di storia del Cagliari: Enrico Cocco era il giocatore più anziano ancora in vita, “una grande persona”, scrivono i tifosi online, “oltre che un grande giocatore”.
Cagliari su sette colli come Roma. Sapete come si chiamano e in quali altre città del mondo ci sono sette colli?

Ma Roma e Cagliari non sono le uniche. In tutto il mondo, esistono altre città che condividono questa particolare caratteristica topografica. Alcune sono mete iconiche, altre sorprendono per la loro posizione in questa inconsueta lista
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Sette colli non sono solo il tratto distintivo di Roma. Anche Cagliari si sviluppa su sette alture: San Michele, Tuvixeddu, Monte Claro, Castello, Monte Urpinu, Bonaria e la Sella del Diavolo. Un numero che sembra evocare antiche grandezze, quasi a suggerire un legame simbolico con la Città Eterna.
Ma Roma e Cagliari non sono le uniche. In tutto il mondo, esistono altre città che condividono questa particolare caratteristica topografica. Alcune sono mete iconiche, altre sorprendono per la loro posizione in questa inconsueta lista. Pensiamo a Tirumala in India, Seattle e Richmond negli Stati Uniti, Praga, Kampala, La Mecca, Lisbona, Mosca, Nevada City, Istanbul, Gerusalemme, Edimburgo, Dunedin, Bruxelles, Bamberg e persino Asunción.
Che si tratti di una coincidenza geografica, di una scelta urbanistica o di un richiamo mitico, il numero sette torna con una costanza affascinante nella storia delle città. Forse perché sette colli danno l’idea di protezione, di visione dall’alto, di dominio sul paesaggio.
Forse, semplicemente, perché ogni città ha bisogno dei suoi simboli. E i colli — sette, per la precisione — sembrano essere tra i più potenti.

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