Circonciso in casa a cinque mesi: bimbo muore in ospedale a Reggio Emilia
#Italia Il piccolo, cinque mesi, era stato portato in condizioni disperate al policlinico di Bologna dopo essere stato circonciso in casa. Indagati i genitori per omicidio colposo.
canale WhatsApp
Tragedia in Emilia: un bimbo di cinque mesi è morto nella notte tra venerdì e sabato all’ospedale Sant’Orsola di Bologna dove è arrivato venerdì pomeriggio in condizioni disperate a causa di un intervento di circoncisione fatto in casa dai genitori, di origine ghanese. Sul caso la Procura reggiana ha aperto un fascicolo per omicidio colposo a carico del padre 40enne e della madre, trentenne.
La salma del piccolo è ora a disposizione della Procura per l’esame autoptico che la pm deve ancora fissare. Il bimbo è stato portato venerdì pomeriggio all’ospedale di Scandiano in arresto cardiaco. Secondo quanto ricostruito, il neonato era in condizioni disperate dopo aver subito un intervento domestico di circoncisione, che sarebbe stato fatto dagli stessi genitori. Si è reso quindi necessario il trasporto d’urgenza con l’elisoccorso al Sant’Orsola di Bologna dove il piccolo poi è deceduto.
La famiglia, di origine ghanese, ha altri tre figli, tutti più grandi del fratellino morto, ma comunque minori. I genitori saranno ascoltati nei prossimi giorni e si attende che sia disposta l’autopsia sul corpo del piccolo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Oscar Green 2025, la Sardegna dei giovani che coltivano il futuro: ecco chi sono i vincitori

Cinque categorie, dieci finalisti under 40, altrettante storie di coraggio e cinque vincitori, da vari luoghi della Sardegna
canale WhatsApp
C’è un filo verde che unisce le colline, i campi e le mani dei giovani sardi: è la passione per una terra che continua a generare innovazione, coraggio e sogni.
Nell’edizione regionale 2025 di Oscar Green, il premio di Coldiretti Giovani Impresa dedicato ai nuovi protagonisti dell’agricoltura, la Sardegna ha celebrato la sua nuova generazione di agricoltori: donne e uomini sotto i quarant’anni che hanno scelto di restare, coltivare, reinventare. A Ussana, tra il profumo della terra bagnata e il fermento delle idee, si sono incontrati giovani imprenditori, esperti e rappresentanti istituzionali per discutere di cambiamento climatico, mercati globali, innovazione produttiva e del valore sociale delle campagne.
Un momento di confronto e ispirazione, ma anche di orgoglio per una Sardegna che guarda avanti senza dimenticare le sue radici.
Cinque categorie, dieci finalisti under 40, altrettante storie di coraggio e cinque vincitori: Simone Angioni (Azienda Agricola Chiocciolhelix – Quartu) per la categoria Campagna Amica; Antonella e Maria Giovanna Puliga (Azienda Agricola Puliga – Buddusò) per Impresa Digitale e Sostenibile; Gabriele Comina (Cooperativa Sociale Comunità Il Seme Onlus – Oristano) per Coltiviamo Insieme; Beatrice Foddis (Azienda Foddis – Tertenia) per Agri-Influencer, che rappresenterà la Sardegna nella fase nazionale di Oscar Green; e Marco Ghiani (A Modo Nostro – Laconi) per la categoria Più Impresa. Cinque percorsi diversi, accomunati da un’unica visione: quella di un’agricoltura che non è solo lavoro, ma identità, cultura e innovazione sociale.
Storie di giovani che hanno saputo coniugare la sapienza contadina con la tecnologia, l’inclusione, la comunicazione e la creatività, trasformando le sfide del presente in semi di futuro. “Il futuro è oggi”, ha ricordato Battista Cualbu, presidente di Coldiretti Sardegna, rivolgendosi ai finalisti. “Il confronto con i giovani è essenziale.
Questi ragazzi rappresentano una comunità sempre più ampia di nuove imprese agricole. Ora tocca a voi: prendete in mano il vostro futuro, e fatelo crescere.” Tra applausi e sorrisi, la Sardegna ha raccontato ancora una volta la sua storia più autentica: quella di una terra che sa guardare lontano, continuando ogni giorno a coltivare il futuro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

