Un quadro per omaggiare Gigi Riva, il Rombo di Tuono idolo di tutti i tifosi rossoblù. Fin qui non una grandissima novità se non fosse che a realizzare l’opera sia una pittrice lettone. Ma come è arrivato il mito di Riva fino ai Baltici? Semplice, lo scorso dicembre il cantante e presentatore sardo Roberto Meloni, che ha partecipato all’ultima edizione di Pechino Express, insieme al Centro di Coordinamento dei Cagliari Club, ossia l’associazione che si cura di gestire i vari gruppi di tifosi del Cagliari sparsi in Sardegna, in Italia e nel mondo, ha deciso di creare il primo Cagliari Club in Lettonia. Meloni, infatti, vive da anni nel paese baltico dove è presenza fissa con alcuni programmi nella televisione nazionale.

Roberto in Lettonia si occupa soprattutto di programmi di cucina e tra una seada e un piatto di culurgiones ha fatto innamorare diversi lettoni della Sardegna. Tanto che negli ultimi tempi sono molte le persone del paese baltico che hanno deciso di venire nell’Isola in vacanza, o di trasferirsi qui per vivere. E in molti hanno iniziato a seguire con interesse il Cagliari, tanto da voler partecipare con un Club ufficiale di tifosi.

Tra gli iscritti al Club Lettonia rossoblù c’è anche l’artista Indra Krecere, nata a Riga ma da anni innamorata della Sardegna tanto da decidere di trasferirsi a Quartu. Da tempo l’artista dipinge la Sardegna vista con gli occhi dei baltici. La spiaggia di sassi di Porto Rotondo, le torri spagnole di avvistamento o il mare agitato d’inverno. E tra le sue ultime creazioni anche un quadro dedicato a Gigi Riva che rispecchia la passione e l’amore della Sardegna per Rombo di Tuono.

La mostra

Il quadro dell’artista lettone per Gigi Riva, insieme alle altre creazioni di Indra dedicate alla Sardegna, sono visitabili gratuitamente a Quartu all’interno della Casa Museo Sa Dom’e Farra, in via Eligio Porcu 143.  Alla mostra realizzata grazie al Centro di Coordinamento dei Cagliari Club si potrà accedere dalle 10 alle 18 fino a domenica 24 marzo.

Uno dei rapaci soccorsi recentemente dal Corpo Forestale è stato rilasciato nel Parco regionale di Molentargius dal personale della Stazione di Cagliari.

Il rapace era stato recuperato nell’area di Molentargius e portato al Centro regionale recupero fauna selvatica di Monastir dell’agenzia Forestas per ricevere le cure necessarie. Questo esemplare maturo, con un’apertura alare di 130 centimetri, non presentava traumi, ma era semplicemente esausto a causa del lungo viaggio migratorio dall’Africa all’Europa per la nidificazione. Una volta liberato, il falco ha ripreso il volo senza problemi.

Normalmente, il falco pecchiaiolo segue una rotta migratoria che passa per la Sicilia e la Calabria, attraversando lo stretto di Messina. In queste zone, il falco, insieme ad altri rapaci, è spesso minacciato da abbattimenti illegali ad opera dei bracconieri, contrastati da campi di sorveglianza organizzati con il supporto degli ambientalisti.

Il salvataggio di questo rapace in Sardegna, reso possibile grazie alla collaborazione dei cittadini, è significativo per la conservazione della specie, protetta dalla direttiva uccelli dell’Unione europea, dalla CITES e dalle convenzioni di Berna e Bonn.