La segnalazione arriva da un nostro lettore, studente universitario che, insieme ad altre decine di visitatori, ieri, domenica 10 marzo, si è visto negare l’ingresso gratuito a Nora. Ecco la vicenda. “Sono uno studente iscritto alla facoltà di Sassari in gestione dei beni archeologici. In seguito alla riforma dei Beni Culturali, la cosiddetta “Riforma Bonisoli” attraverso il nuovo portale  http://iovadoalmuseo.beniculturali.it/ consulto l’elenco dei siti visitabili nella “Settimana dei Musei” dal 05.03.2019 10.03.2019 in Sardegna. Dalla ricerca ne risultano 12, ovvero quei siti di proprietà del Mibact. Mi reco allo Spazio San Pancrazio, alla Pinacoteca Nazionale di Cagliari, al museo archeologico di Cagliari e visito i siti gratuitamente, mi viene inoltre garantito che avrò sempre accesso gratuito in quanto studente del suddetto corso.

Al parco archeologico di Nora, non avviene lo stesso. Pur presente in lista e pur sino a prova contraria sito di proprietà del Mibact, mi viene negato l’ ingresso. Davanti alla biglietteria ci sono decine di persone che lamentano il non potere accedere gratuitamente al sito. Le addette alla biglietteria dichiarano che “il sito “Io vado al museo” e tutti gli organi di stampa che hanno inserito il parco archeologico di Nora tra i siti usufruibili gratuitamente nei giorni previsti sono male informati in quanto il sito è di proprietà del Comune di Pula e quindi non tenuto ad aderire all’iniziativa”.

Trovo gravissimo il fatto che il Mibact abbia inserito il parco archeologico di Nora tra i suoi beni senza averne il possesso, traendo in inganno centinaia di visitatori che in buona fede volevano fruire di un bene gratuitamente. Trovo altrettanto grave che, nel caso il bene fosse di proprietà del Mibact, le centinaia di visitatori siano stati “costretti” a pagare l’ingresso”.

Un’immagine che richiama l’atmosfera leggendaria della Route 66, i deserti dell’Arizona e le distese infinite nei pressi del Grand Canyon. Ma no, non siamo negli Stati Uniti. Questo magnifico scatto è stato realizzato nel cuore della Sardegna, precisamente in Gallura, e ci mostra quanto l’isola sappia sorprendere anche nei suoi angoli più nascosti.

Scatto di Daniele Macis

Il protagonista della foto è un paesaggio surreale e suggestivo: la Valle della Luna di Aggius, immortalata dal fotografo Daniele Macis in un momento di rara perfezione. Gli ultimi raggi del sole accarezzano il granito modellato dal tempo, mentre sullo sfondo fa capolino una Luna piena, che si alza dietro le cime del Monte Limbara, regalando uno spettacolo che pare uscito da un film western.

Ma ciò che rende questa immagine ancora più straordinaria è la sua unicità: la Luna sorge perfettamente allineata al rettilineo della Valle della Luna solo una volta all’anno, dando vita a una scena che dura pochi, intensi minuti. Un fenomeno naturale che richiede pazienza, precisione e silenzio per essere davvero apprezzato.

Il paesaggio, brullo e affascinante, ricorda le grandi praterie americane, ma è profondamente sardo nella sua essenza. La roccia granitica, scolpita dal maestrale e dal tempo, e il cielo limpido della Gallura sono protagonisti assoluti di questo angolo selvaggio e poetico. Ancora una volta la Sardegna stupisce con la sua natura spettacolare e senza tempo, capace di evocare mondi lontani pur restando profondamente legata alle sue radici. Uno scatto che ci ricorda quanto sia prezioso fermarsi a guardare, anche solo per pochi istanti, la meraviglia che ci circonda.