Jerzu, 70enne trovato morto nelle campagne del paese

Sembra essere stato colto da infarto il 70enne ritrovato morto nelle campagne di Jerzu questa mattina
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È stato trovato morto questa mattina nelle campagne di Jerzu un anziano signore jerzese di 70 anni.
Il fatto è avvenuto intorno alle 10 nelle campagne a valle del paese in zona di Carcu. L’anziano signore, un ex muratore, non coniugato, si era recato questa mattina in campagna. E’ stato trovato da un parente che ha allertato il 118 Ha’ Cadahora.
I soccorsi giunti tempestivamente sul luogo non hanno potuto far altro che constatare il decesso. L’uomo a quanto sembra è stato colto da un infarto.

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Sigfrido Ranucci in Sardegna, “innamorato” della signora Nerina, 70 anni e una vita dedicata al pane e alle tradizioni

“La migliore fregula mai assaggiata fino ad ora”, scrive Ranucci.
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C’è una Sardegna che resiste al tempo, che non dimentica le proprie radici e continua a custodire saperi antichi con la stessa cura di un tesoro. È questa la Sardegna raccontata dal giornalista e conduttore di Report, Sigfrido Ranucci, che ha condiviso la sua esperienza in un’azienda agricola con agriturismo nel cuore del Sulcis: Sogno Sulcitano.
Qui, a conquistare subito l’attenzione, è Nerina, ultrasettantenne instancabile che ogni giorno, dall’alba al tramonto, lavora con dedizione in un forno che ha 250 anni di storia. Con mani esperte e gesti tramandati da generazioni, impasta grani antichi coltivati direttamente dall’azienda per dare vita a pane fragrante, fregula – “la migliore mai assaggiata fino ad ora”, scrive Ranucci – fettuccine e dolci che non sono semplici ricette, ma vere opere d’arte capaci di racchiudere sapori perduti.
Nerina non ha mai preso un aereo. Ha scelto di restare saldamente ancorata al suo mondo, fatto di forno caldo, terra e tradizioni. Una vita semplice e straordinaria, nella quale però non manca la passione per la lettura, che coltiva con la stessa intensità della sua arte in cucina.
Il racconto di Ranucci è un omaggio a quella Sardegna che non cede all’omologazione, ma continua a custodire le proprie radici, trasformandole in un’esperienza sensoriale unica, da assaporare e da tramandare.

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