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Roberto Zanda torna al volante di un’auto: “Soddisfazione incredibile”

Roberto Zanda ha vinto una nuova sfida: tornare al volante di un’auto. La sua voglia di tornare alla normalità e all’autonomia è stata più forte dei sacrifici che Massiccione sta facendo dopo che un anno fa ha perso le gambe e le mani durante la Yukon Artic Ultra, una corsa di 480 km fra i ghiacci canadesi, restando bloccato per 14 ore a 50 gradi sottozero. Dopo il salvataggio, Zanda ha subito l’amputazione degli arti e gli sono state impiantate delle protesi bioniche per gambe e mani.

Il maratoneta sardo ha raccontato la sua rinascita al quotidiano la Repubblica spiegando anche come il ritorno al volante dell’auto significhi per lui il ritorno all’indipendenza: «Ogni giorno mi si pone davanti una nuova sfida verso l’autonomia e l’ultima è stata per tornare a guidare. Da mesi sono tornato a fare l’istruttore di nuoto ma per arrivare in piscina alle 7, con i primi allievi da allenare, dovevo alzarmi alle quattro e mezza e prendere due pullman da Elmas, dove abito, all’impianto sportivo di Cagliari. Con le protesi e i dolori che ho anche salire e scendere dai bus non era una passeggiata e così ho pensato che avrei dovuto tornare a guidare».

Dall’idea ai fatti ed è così che Zanda ha comprato un’auto con cambio automatico, un volante adattato alle sue condizioni fisiche che gli permettono di manovrare, mentre con le protesi al piede schiaccia il pedale del freno e dell’acceleratore: «La possibilità di essere autonomo negli spostamenti è una soddisfazione incredibile» ha detto Zanda.

L’esperienza dei ghiacci e l’incredibile ripresa dopo l’operazione sono state raccontate da Zanda nel suo libro d’esordio “La vita oltre – Una storia vera di coraggio e rinascita“ uscito nella librerie nel dicembre scorso.

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