A Quartu screening gratuito della vista per i bimbi dai 3 ai 6 anni
Nel Poliambulatorio di via Turati, per due pomeriggi al mese, saranno effettuate visite gratuite per identificare precocemente le diminuzione dell’incidenza delle carenze visive.
Uno screening gratuito rivolto ai bambini dai 3 ai 6 anni per diagnosticare il più precocemente possibile qualsiasi deficit visivo ed ogni alterazione della motilità oculare e indirizzare i bimbi che risultano positivi ad effettuare la visita oculistica. Lo scopo è instaurare tempestivamente il trattamento adeguato dell’ambliopia, patologia difficilmente recuperabile dopo i 6 anni di età.
Per ora lo screening è rivolto solo alle scuole dell’infanzia della città di Quartu Sant’Elena.
Lo screening si svolge presso l’ambulatorio di ortottica del Poliambulatorio di via Turati (5° Piano) due pomeriggi al mese (il lunedì e il giovedì) dalle 15 alle 17 e viene effettuato da 2 ortottiste ed è rivolto ai bambini che non abbiano mai eseguito accertamenti oculistici e ortottici. Al termine dell’esame verrà rilasciata una scheda di valutazione con l’esito positivo o negativo.
L’ambliopia è causata da una stimolazione inadeguata del sistema visivo durante il periodo critico (da 0 a 6 anni) per il normale sviluppo della funzionalità visiva. E’una delle anomalie oculari più comuni nell’infanzia e colpisce tra il 2 e il 4% della popolazione infantile. L’ambliopia non trattata costituisce la maggior causa di riduzione visiva. La stimolazione inadeguata del sistema visivo, quando causata da fattori organici (cataratta congenita, ptosi, opacità corneali, retinopatia del prematuro, colobomi papillari) deve essere diagnosticata e trattata nei primi mesi di vita affinché possa essere messo in atto un adeguato programma riabilitativo. Altre cause di ambliopia funzionale sono: strabismo, anisometropia e ametropie binoculari importanti.
L’ambliopia funzionale, più spesso conosciuta col nome di “occhio pigro”, è una patologia oculare che comporta una diminuzione dell’acuità visiva monoculare o binoculare, correggibile con una precoce diagnosi entro il quarto/quinto anno di età, periodo in cui il sistema oculare è ancora plastico e quindi suscettibile di eventuali mutazioni e miglioramenti. Per diagnosi si intende l’individuazione della causa dell’ambliopia, quindi la prescrizione di ausili ottici e talvolta dell’occlusione. L’obiettivo finale dello screening consiste nella diminuzione dell’incidenza, nella popolazione pediatrica, delle carenze visive di natura ambliopica.
Gli appuntamenti per lo screening, vengono presi telefonicamente dalle ortottiste Michela Brundo e Angela Silvia Solinas, chiamando il numero 070 6097234 dalle 12.30 alle 13.30, dal lunedì al venerdì.
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Selargius si mobilita per aiutare Aurora e le altre bambine con la Sindrome di Rett
Quando le associazioni uniscono le loro forze e i volontari si impegnano ognuno di noi è chiamato a dare il proprio contributo. La sindrome di Rett è una malattia rara, degenerativa e gravemente invalidante. Per aiutare la ricerca l'8 dicembre a Selargius si terrà una giornata solidale di musica e spettacolo, esposizione di Ferrari e auto d'epoca, una bellissima lotteria organizzata dalle associazioni Lorenzo Peroni e Lachete
Aurora Deplano è una bellissima bambina di 11 anni, i suoi genitori hanno dovuto attendere 10 anni per sapere con certezza quale gene fosse responsabile della patologia da cui è affetta. La Sindrome di Rett è una patologia rara, estremamente complessa, degenerativa, che compromette la capacità di camminare, di parlare e presenta spesso problemi di diagnosi precoce. È una malattia poco conosciuta anche tra la gente, benché sia stata diagnosticata la prima volta più di 30 anni fa. I problemi legati alla gestione della quotidianità sono tantissimi e spesso il fatto che le persone non sappiano di cosa si tratti complica ulteriormente il già difficile compito delle famiglie. Per questo è fondamentale che la ricerca compia progressi e che si portino avanti iniziative di sensibilizzazione.
La piccola Aurora
Le associazioni no profit Lorenzo Perosi e Lachete, sensibili alle tematiche sociali entrambe di Selargius, hanno organizzato una giornata solidale, non a caso in un giorno di festa come l’8 dicembre, non solo uno spettacolo serale, come ha spiegato Roberta Dessì, presidente dell’associazione Lorenzo Perosi, ma un’intera giornata a partire dalla mattina con l’esposizione delle Ferrari e auto d’epoca, a seguire un convegno sulla malattia, e in serata uno spettacolo di varietà all’interno del teatro comunale messo a disposizione per l’occasione. Anche l’Amministrazione Comunale, infatti ha sostenuto l’iniziativa: « Non potevamo che appoggiare un’iniziativa lodevole come questa – commentato il sindaco, Gigi Concu– è fondamentale e doveroso sensibilizzare l’opinione pubblica su temi importanti come la sindrome di Rett, una patologia rara e forse poco conosciuta per la sua bassissima incidenza e di cui non si parla a sufficienza. Invito la cittadinanza a partecipare alla giornata dell’8 dicembre, il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza a favore della ricerca su questa sindrome».
L’incasso sarà interamente devoluto all’associazione Airett, con sede a Milano, di cui Enrico Deplano, il papà di Aurora, è il referente per la Sardegna. «Siamo stati felicissimi quando Roberta Dessì ci ha proposto questa iniziativa – ha affermato Alessandra Piroddi, la mamma di Aurora- per noi è una battaglia quotidiana, esteriormente Aurora non sembra avere tutti i problemi di cui soffre in realtà e non basta dire semplicemente che ha la Sindrome di Rett, perché la gente non conosce la patologia». Aurora fa fatica a restare in piedi a lungo, ma spesso Alessandra non riesce nemmeno ad avere la precedenza alle casse prioritarie, o a trovare posto nei parcheggi dei disabili. Non può contare su corsie preferenziali nemmeno negli ospedali dove Aurora si deve recare di continuo per le visite mediche. Tanto è scarsa la conoscenza che si ha di questa patologia che nemmeno nei presidi sanitari vengono tenute in considerazione le esigenze dei bambini affetti da Sindrome di Rett: «Per questo è fondamentale che la gente partecipi- conclude Alessandra- non solo perché coi fondi la ricerca possa progredire, ma anche perché si spieghi alle persone cos’è la Sindrome di Rett, è importantissimo che se ne parli». Anche chi non potrà partecipare direttamente potrà comunque acquistare i biglietti della lotteria che si possono trovare presso le attività commerciali e i recapiti telefonici indicati nella locandina.
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