Il regista e attore tra i più amati della Sardegna, Jacopo Cullin, ritorna a teatro

Jacopo Cullin ritorna a teatro con il suo nuovo spettacolo "È inutile a dire!" che si muove sapientemente sul confine tra ironia, comicità e riflessione su alcune tra le principali tematiche che caratterizzano il nostro tempo: società liquida, fragilità delle relazioni e la costante crisi esistenziale che pervade l'essere umano. La prima al Teatro Massimo di Cagliari
«Dopo una lunga assenza dalle scene – racconta Cullin -, quasi per gioco ho postato una foto su Facebook per misurare il gradimento del pubblico nel caso in cui avessi deciso di scrivere e portare in scena un nuovo spettacolo. Quasi inaspettatamente sono stato travolto da un’ondata di stima incredibile. È stato come chiedere un appuntamento a una donna che ti piace da anni e sentirsi rispondere “E gi fiat ora!”. Insomma: ho deciso di farmi bello per questo appuntamento e ho scritto uno spettacolo basandomi su quelli che sono i problemi principali di questo periodo storico: rapporti di coppia, telefonini e crisi esistenziali. Ci saranno tre dei miei personaggi e affronteranno i problemi a modo loro. Gabriele Cossu mi farà da spalla come era già avvenuto nello spettacolo “Non ricordo nulla!”. Le scene saranno inframezzate da dei video e la parte musicale (che non è mai mancata nei miei spettacoli) sarà curata da Giampaolo Loddo: un collega, ospite e caro amico.» I biglietti per lo spettacolo del Teatro Massimo di Cagliari, previsto per il 29 aprile, costano 23 euro più 2 euro di prevendita e sono disponibili nei punti vendita del circuito Box Office Sardegna (www.boxofficesardegna.it – tel. 070657428).

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Lo sapevate? A Cagliari nel cimitero di Bonaria ci sono i proiettili utilizzati dagli Aragonesi nell’assedio ai Pisani del 1324

Gli Aragonesi si sistemarono sul colle di Bonaria, dove prepararono l'accampamento e la propria guarnigione: da lì cercarono di arrivare in Castello e si prepararono il terreno bombardando con proiettili di pietra (altri si trovano ancora vicino alla chiesa di san Saturno) il quartiere di Villanova e quello di Castello, difesi dai Pisani.
Lo sapevate? All’ingresso del cimitero di Bonaria, a Cagliari, ci sono alcune palle di pietra (altre si trovano ancora vicino alla chiesa di San Saturno) che servirono nell’assedio ai Pisani nel 1324.
Gli Aragonesi si sistemarono sul colle di Bonaria, dove prepararono l’accampamento e la propria guarnigione: da lì cercarono di arrivare in Castello e si prepararono il terreno bombardando con proiettili di pietra il quartiere di Villanova e quello di Castello, difesi dai Pisani.
Non esiste ancora la polvere da sparo e le armi sono costituite prevalentemente da macchinari di legno che lanciano proiettili di pietra. Nel giro di due anni le armate guidate dall’Infante Alfonso d’Aragona conquisteranno la città.

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