Gavino Manca (Pd): “Troppo spazio concesso dal Tg2 a Salvini. Violata par condicio”
«Dal punto di vista politico - ha detto il deputato sassarese - è la riprova che il ministro Salvini, a dispetto di quanto sta raccontando sui sondaggi, ha paura del risultato di queste elezioni e che è pronto a non guardare in faccia nessuno pur di ottenere il suo scopo».
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«C’è solo una parola per definire quello che è successo: prepotenza. Non si era mai vista una violazione della par condicio sotto elezioni come quella attuata ieri da Tg2 Post. A pochi giorni dal voto in Sardegna il programma non solo ha dato uno spazio spropositato al ministro Salvini, allungando casualmente la durata della trasmissione del cinquanta per cento, ma ha anche rivelato dei presunti sondaggi che darebbero il centrodestra in vantaggio». Duro attacco all’emittente pubblica da parte del deputato sardo del Pd Gavino Manca.
«Come stanno facendo altri, chiedo all’Agcom e alla Commissione di Vigilanza Rai di riequilibrare questo clamoroso strappo alle regole (si può fare solo oggi ultimo giorno di campagna elettorale) – ha aggiunto Manca -. È un’indecenza che la televisione pubblica si presti a becere operazioni di propaganda».
«Dal punto di vista politico – ha concluso il deputato sassarese – è la riprova che il ministro Salvini, a dispetto di quanto sta raccontando sui sondaggi, ha paura del risultato di queste elezioni e che è pronto a non guardare in faccia nessuno pur di ottenere il suo scopo».
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Il sindaco Zedda replica tagliente al segretario UGL Cagliari: «Le mie parole non incitano alla violenza»

Il sindaco Massimo Zedda è intervenuto in merito alle polemiche seguite alla manifestazione di sabato e alle dichiarazioni del segretario provinciale dell’UGL di Cagliari, Andrea Geraldo.
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Il sindaco Massimo Zedda è intervenuto in merito alle polemiche seguite alla manifestazione di sabato e alle dichiarazioni del segretario provinciale dell’UGL di Cagliari, Andrea Geraldo.
In una nota, il primo cittadino ha voluto chiarire la propria posizione e respingere con decisione le accuse ricevute: «La libertà di espressione e il diritto a manifestare lo si è ottenuto nel ’45, quando hanno prevalso la libertà e la democrazia. Se avessero vinto loro, i fascisti, saremmo in carcere, da innocenti, se non peggio, nei campi di concentramento — questo parafrasando Vittorio Foa, antifascista, ebreo, partigiano, azionista, socialista eletto parlamentare da indipendente nel PCI. I provocatori e gli atti violenti vanno sempre stigmatizzati e condannati. Come queste parole, le uniche da me rilasciate, possano incitare alla violenza, lo sa solo il segretario UGL Cagliari, Andrea Geraldo. Riguardo alle sue gravissime affermazioni, non appena possibile, con il mio difensore, introdurremo le iniziative giudiziarie ritenute più opportune».
Le dichiarazioni del sindaco arrivano dopo le critiche mosse dal segretario UGL, che aveva interpretato alcuni passaggi del suo intervento come un incitamento alla violenza politica. Zedda ha ribadito invece il valore della libertà democratica e della condanna di ogni forma di provocazione e violenza, sottolineando la volontà di procedere per vie legali in risposta alle accuse.
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