di Roberto Anedda

Mattattore del palco allestito in Piazza del Carmine per il comizio di chiusura della campagna elettorale del centrodestra, il leader della Lega Matteo Salvini.

Al suo arrivo boato dei presenti, che hanno occupato metà della stessa. È lui che prende la scena dopo il deputato leghista De Martini e il Capogruppo della Camera Riccardo Molinari. Salvini ha arringato la folla, attaccando la riforma sanitaria regionale e l’ATS. Bordate nei confronti dell’ Assessore Arru e la Giunta regionale uscente. “Sardi, liberatevi dal Pd e dal centrosinistra”.

Presente qualche isolato contestatore, alcuni dei quali allontanati anche dalla polizia. A coloro che contestano contro di lui, con un sorriso Salvini ha detto: “Solo qualche zanzara fastidiosa!” Il pubblico ha risposto con un applauso.

Il Candidato alla Presidenza alla Regione Christian Solinas ha parlato per pochi minuti, parlando di “avviso di sfratto imminente per la Giunta Pigliaru”, e per il Centrosinistra in Sardegna. Inoltre ha sottolineato che per lui è “un onore apparire con amici con Matteo Salvini”, al contrario di Zedda che “è costretto a nascondere i suoi”.

Salvini ha parlato della richiesta dei danni da parte dei migranti della Diciotti, e ha ribadito di “voler dare loro, al massimo, un Bacio Perugina”. Mentre la folla lo acclamava durante il suo discorso, ha detto di sentirsi una “ruspa”.

Nota di colore quando dal pubblico gli è arrivata in dono anche una bottiglia di vino Cannonau, che lui ha apprezzato e preso in mano, tra gli applausi dei presenti.

Salvini con una bottiglia di Cannonau in piazza del Carmine

Prima di finire il suo intervento, ha invitato tutti a farsi una foto con lui. Ancora sul palco è continuato fino all’ultimo l’afflusso di persone per immortalare una foto con il leader leghista e Ministro dell’Interno.

Un dramma che si è trasformato in un doppio dolore. A distanza di 4 mesi dall’incidente sulla Statale 466, tra Serdiana e Ussana, che era costato la vita a Mirko Farris, 37 anni, di Quartu, è morto anche il conducente della moto, Roberto Sirigu, suo coetaneo e concittadino.

Era l’alba del 19 aprile quando la moto guidata da Sirigu si è schiantata contro un cartello stradale. L’impatto, violentissimo, non ha lasciato scampo a Farris, sbalzato a diversi metri di distanza e morto sul colpo. Il conducente, invece, era stato trasportato in codice rosso all’ospedale Brotzu di Cagliari.

Dai primi accertamenti, la Procura di Cagliari aveva disposto esami tossicologici immediati, che avevano evidenziato un tasso alcolemico di 1,87 grammi per litro, oltre tre volte il limite consentito. Per questo motivo, il 39enne era stato denunciato per omicidio stradale aggravato dalla guida in stato di ebbrezza.

Dopo il ricovero, Sirigu era stato dimesso e aveva fatto ritorno a casa, dove sembrava essersi ripreso fisicamente, pur portando addosso il peso del dramma. Ma nelle scorse ore è arrivata la notizia della sua morte improvvisa. Sul corpo – riferiscono fonti investigative – non sarebbero stati trovati segni di violenza, escludendo al momento l’intervento di terzi.