“Mi rivolgo a voi per far sì che non venga buttata in malora la nostra protesta civile. Ciò che sta succedendo nelle ultime ore non è per mano di pastori – scrivono dal Movimento Pastori Sardi- ma di gente stupida che vuole solo causare danni per gioco, mettendo i pastori in cattiva luce. Tutti i pastori del movimento sono avvelenati da questi stupidi gesti”.

Sono dovuti ricorrere a un comunicato i pastori  del Movimento Pastori Sardi, che non concordano con altri pastori di altri sindacati o di gruppi di protesta spontanei, che stanno protestando in maniera violenta, per ottenere l’aumento sul prezzo del latte. A poche ore dal prossimo incontro con industriali e Governo si teme che le azioni di protesta troppo violente possano compromettere la riuscita dell’accordo già molto in bilico.

All’indomani della controproposta dei pastori dopo l’assemblea a Tramatza, non si placano gli animi. Gli episodi di protesta sono stati numerosi.

Verso le 13 c’è stato un nuovo blocco stradale sulla 131: i manifestanti hanno sversato il latte dal cavalcavia (altezza Posada). Quattro uomini incappucciati hanno fermato il conducente di un’autocisterna di un caseificio di Guspini obbligandolo a sversare il latte a terra. A Carbonia traffico in tilt, a Torpè bomba inesplosa e scritte che invitano a boicottare le elezioni regionali previste per il 24. Preso di mira anche un camion dell’Arborea.

C’è stata poi nella sede del Caip della Polizia ad Abbasanta una riunione: i Questori delle quattro Questure sarde e i dirigenti della Digos hanno valutato i problemi relativi all’ordine pubblico con attenzione particolare ai blocchi stradali.

Domattina, 21 febbraio, si riunirà il tavolo di filiera convocato da Conte. Centinaio spera di risolvere il problema trovando un accordo.