La ‘strana’ proposta di legge della Lega: “In radio ogni tre canzoni almeno una italiana”
La polemica arriva a poco più di una settimana dalla vittoria del festival di Sanremo vinto da Mahmood, artista citato proprio dal deputato Morelli per spiegare la sua "battaglia".
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Sta facendo molto discutere la proposta di legge presentata dal presidente della commissione Trasporti e Telecomunicazioni della Camera dei Deputati, il leghista Alessandro Morelli.
L’ex direttore di Radio Padania ha presentato una proposta di legge per obbligare le radio italiane a diffondere più musica italiana nelle loro frequenze. Per la precisione le radio italiane avrebbero l’obbligo di programmare in scalette un brano italiano ogni tre canzoni, un terzo del totale.
Le canzoni sono da considerarsi italiane se opera di artisti di nazionalità italiana e incisa e prodotta in Italia. La polemica arriva a poco più di una settimana dalla vittoria del festival di Sanremo vinto da Mahmood, artista citato proprio da Morelli per spiegare la sua “battaglia”.
«La vittoria di Mahmood all’Ariston dimostra che grandi lobby e interessi politici hanno la meglio rispetto alla musica – ha spiegato Morelli -. Io preferisco aiutare gli artisti e i produttori del nostro paese attraverso gli strumenti che ho come parlamentare. Mi auguro infatti che questa proposta dia inizio a un confronto ampio sulla creatività e soprattutto sui nostri giovani».
Un riferimento difficile da spiegare visto che la canzone di Mahmood, artista italiano, rientrerebbe a pieno merito tra quelle da tutelare secondo la proposta di legge del deputato leghista.
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