«Mi hanno suggerito di palare di urbano a Cagliari ma non è così che si racconta la Sardegna», ha detto Andrea Murgia, candidato alla Presidenza della Regione Sardegna, al termine del sentito e partecipato dibattito che si è tenuto in una sala gremitissima del Caesar’s Hotel di Cagliari. «La protesta dei pastori è liquida per come viene effettuata e per la solidarietà che sta ricevendo, solo i politici non lo hanno capito. Nessuno deve permettersi di cavalcare quella protesta».

«Noi corriamo da soli – ha proseguito – perché ci hanno lasciato soli. Non sono i motivi nazionali che porteranno alle elezioni del Presidente della Regione. Il nostro è un programma radicale sul territorio. Io sono orgoglioso delle mie candidate e dei miei candidati, sono volti nuovi. Non utilizzeremo l’antifascismo come termine per ottenere più voti. E non siamo più disponibili a progetti leaderistici. Abbiamo costruito Autodeterminatzione non per creare paura ma alimentare speranza».

Patrizia Appi, Dino Boero, Gigi Carreras, Maria Brigida Carta, Gian Franco Demuro, Alessandra Di Rosolini, Giulia Lai, Marco Lampis, Stefano Manca, Samuele Mereu, Marco Murgia, Alberto Musa, Silvia Narciso, Marta Immacolata Onnis, Fabrizio Palazzari, Ornella Piredda, Elisabetta Pitzurra, Daniela Prasciolu, Alessandra Sarritzu, Virgilio Sotgia i candidati e le candidate della circoscrizione di Cagliari che si sono fatti conoscere oggi illustrando con precisione e passione i punti del programma di Autodeterminatzione, moderati da Lisa Ferreli.

Con la pubblicazione sul Buras del decreto firmato dalla presidente Alessandra Todde, è stata ufficializzata la data delle prossime elezioni amministrative in Sardegna, come stabilito dalla Giunta regionale.

Le votazioni per l’elezione diretta dei sindaci e dei consigli comunali si svolgeranno domenica 8 e lunedì 9 giugno, in concomitanza con il referendum. L’eventuale turno di ballottaggio, laddove necessario, si terrà domenica 22 e lunedì 23 giugno.

Saranno chiamati alle urne solo i comuni interessati al rinnovo degli organi di governo per cause diverse dalla scadenza naturale del mandato: si tratta di Nuoro, Oniferi, Monastir, Cardedu, Goni, Soleminis e Luras.