Latte, tavolo sospeso: tutto rimandato a sabato, stavolta a Cagliari

Ultim'ora: il ministro Centinaio dice stop al vertice al Viminale e ferma il tavolo. Incontro rimandato: i lavori del tavolo proseguiranno sabato a Cagliari
Vertice sul latte: tavolo sospeso, tutto dovrebbe continuare dopo domani in Sardegna, a Cagliari. Il Ministro dell’Agricoltura Centinaio ferma il vertice che verrà riconvocato sabato, stavolta nell’Isola e si andrà avanti anche fino a domenica, finchè non si trova un accordo. L’industria del settore ritiene che l’offerta dei 70 cent sia adeguata ma i pastori sottolineano che persino in Grecia, dove la crisi è ben maggiore, il latte ovino sia pagato 90 cent al litro. Centinaio propone un prefetto che controlli la filiera se ci sono errori o illeciti.
“Abbiamo portato al tavolo la proposta che avevamo già presentato alla riunione di ieri e alla fine è stata l’unica discussa operativamente”, ha detto il presidente Francesco Pigliaru. “Il solo modo concreto per affrontare l’emergenza, lo abbiamo ribadito, è far correre risorse per ritirare le eccedenze dal mercato, in modo sia temporaneo che definitivo, ipotesi condivisa da tutti i partecipanti. Già ieri avevamo fatto passi avanti in questa direzione, dando la disponibilità di mobilitare 10 milioni, tramite la Sfirs, cifra che oggi abbiamo aumentato ulteriormente. È chiaro che per il comparto serve strutturare un percorso che guardi più lontano – ha sottolineato il presidente della Regione -, ma come ho detto, qui si tratta di risolvere l’emergenza. Noi facciamo la nostra parte, abbiamo chiesto al Governo di affiancarci in questo sforzo e abbiamo trovato risposte e risorse. Grazie a ciò qualche passo avanti è stato fatto, ma ancora insufficiente. L’obiettivo di chiudere la campagna casearia 2018-2019 con una remunerazione adeguata del latte, che anche stasera gli industriali non hanno proposto, potrà essere raggiunto solo grazie all’impegno di tutti, a iniziare dalle risorse che noi, il sistema finanziario regionale e ora il Governo stiamo assicurando. Ma come dicevo dobbiamo avere lo sguardo più lungo e per questo continuiamo a lavorare a una soluzione che sia capace di creare le condizioni per una stabilità delle quotazioni nelle prossime campagne – ha concluso Francesco Pigliaru – e di cui continueremo a discutere assieme a tutti agli altri soggetti coinvolti. I lavori del tavolo proseguiranno infatti sabato a Cagliari“.
“Tutte le azioni che sono state individuate fanno ben sperare per il raggiungimento di un accordo soddisfacente per tutti – ha dichiarato l’assessore dell’Agricoltura Pier Luigi Caria -. L’obiettivo è quello di arrivare al prezzo del latte di un euro. Sono stati fatti alcuni passi in avanti, con l’idea di ritirare dal mercato importanti quantitativi di pecorino romano, ma c’è bisogno di lavorare ancora. Il tavolo non è chiuso, è un cantiere che si spera nei prossimi giorni potrà portare al risultato che remunera giustamente il lavoro di tutti”.

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Fumata nera dal Viminale, gli industriali propongono 70 cent ma i pastori non ci stanno

Gli industriali propongono 70 cent e il ritiro di 67mila quintali di pecorino eccedente per 44 milioni che saranno pagati da Governo, Regione Sardegna e Banco di Sardegna. Ma i pastori vogliono 1 euro: continua a oltranza il braccio di ferro al Viminale
Continuerà finchè non si arriverà a un accordo che soddisfi tutte le parti il vertice del latte, fissato per trovare una soluzione sulla vertenza che da giorni blocca la Sardegna, con migliaia di litri di latte gettati per strada o regalati.
Gli industriali hanno proposto 70 cent al litro e di ritirare 67mila quintali di pecorino eccedente per 44 milioni che saranno pagati da Governo, Banco di Sardegna e Regione Sardegna. Ma i pastori vogliono 1 euro e continua il braccio di ferro. Matteo Salvini con la delegazione di Coldiretti e dei pastori è entrata al Viminale nel pomeriggio: per ora i pastori non sono soddisfatti.

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