Restyling piazza Matteotti: aperto il cantiere per lo studio

Piazza Matteotti di nuovo ai cittadini: partono gli studi dei sottofondi e degli apparati radicali degli alberi. La piazza, sottoposta a vincolo monumentale dagli anni ’90, verrà restituita alla città
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Aperto il cantiere per lo studio di piazza Matteotti con la finalità di acquisire le informazioni necessarie alla predisposizione del relativo progetto di restauro e riqualificazione.
Saranno, quindi, verificate la condizione dei sottofondi e degli apparati radicali degli alberi presenti nella piazza, così da individuare le migliori pratiche silviculturali che garantiscano la buona salute del patrimonio verde monumentale assicurando al contempo il miglioramento funzionale ed estetico dei luoghi. La piazza, sottoposta a vincolo monumentale dagli anni ’90, sarà restituita ai cittadini nella sua funzione di porta della città e raccordo tra la futura stazione intermodale e il centro storico.
L’intervento si inserisce in un quadro più generale di riqualificazione della stazione ferroviaria e delle aree ad essa connesse, obiettivo alla base di un protocollo recentemente firmato con RFI e Ferrovie dello Stato.

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Un cane «cui è stata violata l’anima»: Giulia, abbandonata quando aveva più bisogno, lotta per tornare a vivere

Chi volesse contribuire al suo recupero può contattare il canile Tana di Bau al numero 328 3661490.
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È stata accolta in condizioni disperate, ridotta a pelle e ossa, svuotata nello sguardo e nel corpo. Così è arrivata Giulia – come è stata chiamata dai volontari – al rifugio Tana di Bau di Quartu Sant’Elena. Dietro di sé una storia di abbandono, indifferenza e crudeltà che ha lasciato ferite profonde, non solo fisiche.
«Raramente troviamo cani così messi male, svuotati nell’animo e nel corpo, cani a cui è stata violata l’anima», racconta Elena Pisu, responsabile del canile. Le sue parole pesano come macigni e descrivono un dolore che non si può ignorare.
Giulia è affetta da leishmaniosi, ha una grave insufficienza epatica, ed è «anemica da far paura». È uno scheletro con il pelo, e fino a pochi giorni fa non riusciva nemmeno a stare in piedi. Queste – precisano i volontari – sono solo le patologie visibili. Il danno più grande, quello più difficile da curare, è forse quello emotivo: lo smarrimento negli occhi, il tremore al contatto umano, la paura del mondo.
Ora Giulia ha finalmente un nome e una cuccia calda. Ma la strada per la guarigione è ancora lunga e in salita. «Le stiamo dando tutto quello che possiamo», dice Elena Pisu, «ma ha bisogno di aiuto, di cure veterinarie costanti e di tanto, tantissimo amore per recuperare anche solo un frammento di fiducia».
Chi volesse contribuire al suo recupero può contattare il canile Tana di Bau al numero 328 3661490. Ogni piccolo gesto può fare la differenza per questa anima spezzata.

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