Cagliari. “Addio Marcello, un poliziotto, un sindacalista e un grande Uomo”
La FSP Polizia di Stato piange la perdita non solo di un suo componente, ma di un collega, un amico, un uomo benvoluto da tutti: Marcello Pusceddu, scomparso oggi, a 55 anni. "Davanti agli occhi resta l’immagine del Marcello di sempre, “ruvido” ma col sorriso sornione, Ichnusa ghiacciata in mano e sigaretta in bocca, il pensiero magari rivolto alla prossima brace da fotografare durante un meritato riposo…Ciao Marcello".
Il saluto commosso dei colleghi della Questura di Cagliari. Marcello Pusceddu aveva 55 anni, stasera alle 15.30 i funerali a Sinnai. Il sovrintendente Marcello Pusceddu, in forza alla seconda sezione della Squadra Mobile di via Amat, aveva un trascorso di tutto rispetto: 25 anni in servizio alla Questura di Venezia, Pusceddu nel capoluogo sardo si occupava di criminalità diffusa, straniera e prostituzione.
I colleghi poliziotti, dirigenti, sindacalisti lo ricordano come un grande uomo, attaccato alla divisa e ai doveri di chi la indossa fedelmente: Marcello Pusceddu non ce l’ha fatta a causa di un male incurabile, rappresentava i colleghi anche nel sindacato Coisp. Stasera, alle 15.30, nella parrocchia di Santa Barbara a Sinnai, saranno celebrati i funerali. Centinaia i messaggi degli altri sindacati, colleghi, istituzioni che conoscevano e stimavano il sovrintendente scomparso a 55 anni. Struggente il post di un collega nel suo diario personale di Fb: “Coloro che ci hanno lasciato non sono degli assenti, sono solo degli invisibili: tengono i loro occhi pieni di gloria puntati nei nostri pieni di lacrime”.
Il ricordo del sindacato della Polizia di Stato, FSP: “Marcello Pusceddu ci ha lasciati a causa di un male incurabile e tristezza e malinconia prendono il sopravvento. Il nostro primo pensiero va ai familiari, ma al contempo tanti sono idee e ricordi che si affastellano in ciascuno di noi, specie in chi lo ha potuto conoscere meglio, in chi ha condiviso con lui mille servizi e mille battaglie. Sardo doc e fiero di esserlo, cocciuto e apparentemente burbero, Marcello univa in se caparbietà e cuore, professionalità e umanità, intransigenza e generosità, una volontà di ferro ma guidata sempre e solo da una lealtà e una fedeltà proprie di un uomo tutto di un pezzo. Marcello ha fatto tanto per la Polizia di Stato, e tanto per il sindacalismo in Polizia, ma ci mancherà soprattutto per il tantissimo che ha fatto da poliziotto e da amico. Davanti agli occhi resta l’immagine del Marcello di sempre, “ruvido” ma col sorriso sornione, Ichnusa ghiacciata in mano e sigaretta in bocca, il pensiero magari rivolto alla prossima brace da fotografare durante un meritato riposo…Ciao Marcello”.
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