È di ieri la notizia del lavoratore che per protesta contro il licenziamento si è arrampicato su un silos all’ospedale Sirai di Carbonia; il lavoratore è stato poi convinto a scendere dal silos e ha deciso di accamparsi in una tenda ai piedi della struttura. Oggi la società di vigilanza “Cannas” per la quale lavorava l’operaio ha precisato alcuni punti della vicenda.

“Nello specifico evidenziamo che trattandosi correttamente di cambio di appalto si è provveduto ad attivare immediatamente la procedura per la salvaguardia dei posti di lavoro così come il CCNL e le normative in materia prevedono, attivando immediatamente un tavolo di concertazione con le rappresentanze sindacali, rappresentative dei lavoratori impiegati in detto appalto”.

“In tale tavolo – si legge nella nota – erano presenti, tra gli altri, lo stesso Lavoratore in qualità di lavoratore firmatario e il Sig. Mele in qualità di rappresentante sindacale, entrambi in rappresentanza della Cisl, i quali hanno senza nessun indugio e/o obiezione, acconsentito a detto cambio firmando l’accordo che lo regolava”.

Secondo quanto riporta la società, l’operaio non avrebbe superato il periodo di prova previsto dal contratto e applicato a seguito dell’accordo sindacale firmato dai rappresentanti CISL. Lo stesso rappresentante sindacale, però, aveva dichiarato che il lavoratore aveva svolto la mansione per 13 anni.

“Essendo prerogativa della nostra azienda salvaguardare i posti di lavoro, comunichiamo che il Lavoratore verrà sostituito con il successivo in graduatoria degli esclusi dal suddetto cambio di appalto, anche questo iscritto alla CISL, così come convenuto nello stesso verbale di accordo, sottoscritto dallo stesso lavoratore e dal sindacato. Inoltre la nostra società si sta impegnando a garantire il lavoro anche all’ultimo lavoratore rimasto escluso dal cambio di appalto al fine di non perdere nessuna busta paga a questo territorio”.

Il sesto dei nove appuntamenti delle Anteprime estive del dicembre letterario – X edizione, pensato dal Club Jane Austen isolano, ci porta in due luoghi differenti, ma con la stessa scrittrice.  Il 18 luglio a Cagliari e il 19 luglio a Sanluri Alessia Gazzola promette di incantare il pubblico con “Miss Bee e il cadavere in biblioteca”, pubblicato da Longanesi.

È un giallo che richiama lo stile di Agatha Christie, con un’atmosfera elegante e decadente, e un tocco di romanticismo che ricorda i romanzi di Frances Hodgson Burnett e la serie Bridgerton, secondo il commento di alcuni critici. Sono così le avventure di Beatrice Bernabò, detta Miss Bee, una giovane italiana trasferita a Londra con la sua famiglia: piene di storie all’interno della stessa storia. Durante una cena a casa di una nobile signora, viene scoperto un cadavere nella biblioteca e Miss Bee si ritrova coinvolta nelle indagini dell’ispettore capo Blackburn, mentre cerca di proteggere i suoi sentimenti per un affascinante visconte. Miss Bee è infatti attratta da Kit, figlio di Mrs. Ashbury, ma anche dal visconte Julian Lennox, che sembra però nascondere qualcosa. Il romanzo esplora temi come l’adattamento a una nuova realtà, le differenze tra le classi sociali, i sentimenti e i segreti nascosti dietro le apparenze.

Gli appuntamenti. Il 18 luglio a Cagliari Alessia Gazzola dialogherà con Francesco Abate, ore 19 Giardino d’inverno del Teatro Doglio. Sempre con Francesco abate il giorno seguente, 19 luglio ore 19, l’appuntamento è al Castello Medievale di Sanluri.