Doveva essere un segno del destino: la Sardegna pesca il girone C assieme alla Padania ai prossimi Europei di Arksakh. Un incrocio che ha già radici molto solide e che si rivelerà il big match dell’intero campionato. Chiude il gruppo un’altra new entry nel torneo, il Donetsk. Dunque la compagine sarda si ritroverà subito a competere ad alto livello nella competizione CONIFA.

Non sono mancate i sorrisi quando la Sardegna è stata sorteggiata con la Padania. La formazione del nord Italia è la campionessa in carica uscente, avendo vinto sia l’edizione 2015 che quella 2017. Da ciascun girone passano le prime due, a seguire si terranno i quarti, le semifinali e la finale. Bernardo Mereu, commissario tecnico della nazionale sarda, e i dirigenti della FINS Sardegna non hanno mai nascosto l’intenzione di puntare al tetto d’Europa.

Potrà arrivarci contando su alcuni dei migliori giocatori sardi presenti in serie A, serie B e serie C come Marco Sau, Daniele Ragatzu e Nicola Murru. Per questo motivo la compagine risulta la favorita di questa edizione degli Europei assieme proprio alla Padania. Ora per la Sardegna inizierà il percorso di preparazione tra amichevoli e ritiri che la accompagneranno fino al torneo di giugno.

C’è un filo verde che unisce le colline, i campi e le mani dei giovani sardi: è la passione per una terra che continua a generare innovazione, coraggio e sogni.

Nell’edizione regionale 2025 di Oscar Green, il premio di Coldiretti Giovani Impresa dedicato ai nuovi protagonisti dell’agricoltura, la Sardegna ha celebrato la sua nuova generazione di agricoltori: donne e uomini sotto i quarant’anni che hanno scelto di restare, coltivare, reinventare. A Ussana, tra il profumo della terra bagnata e il fermento delle idee, si sono incontrati giovani imprenditori, esperti e rappresentanti istituzionali per discutere di cambiamento climatico, mercati globali, innovazione produttiva e del valore sociale delle campagne.

Un momento di confronto e ispirazione, ma anche di orgoglio per una Sardegna che guarda avanti senza dimenticare le sue radici.

Cinque categorie, dieci finalisti under 40, altrettante storie di coraggio e cinque vincitori: Simone Angioni (Azienda Agricola Chiocciolhelix – Quartu) per la categoria Campagna Amica; Antonella e Maria Giovanna Puliga (Azienda Agricola Puliga – Buddusò) per Impresa Digitale e Sostenibile; Gabriele Comina (Cooperativa Sociale Comunità Il Seme Onlus – Oristano) per Coltiviamo Insieme; Beatrice Foddis (Azienda Foddis – Tertenia) per Agri-Influencer, che rappresenterà la Sardegna nella fase nazionale di Oscar Green; e Marco Ghiani (A Modo Nostro – Laconi) per la categoria Più Impresa. Cinque percorsi diversi, accomunati da un’unica visione: quella di un’agricoltura che non è solo lavoro, ma identità, cultura e innovazione sociale.

Storie di giovani che hanno saputo coniugare la sapienza contadina con la tecnologia, l’inclusione, la comunicazione e la creatività, trasformando le sfide del presente in semi di futuro. “Il futuro è oggi”, ha ricordato Battista Cualbu, presidente di Coldiretti Sardegna, rivolgendosi ai finalisti. “Il confronto con i giovani è essenziale.

Questi ragazzi rappresentano una comunità sempre più ampia di nuove imprese agricole. Ora tocca a voi: prendete in mano il vostro futuro, e fatelo crescere.” Tra applausi e sorrisi, la Sardegna ha raccontato ancora una volta la sua storia più autentica: quella di una terra che sa guardare lontano, continuando ogni giorno a coltivare il futuro.