Quindici chili di esplosivo da cava sono stati ritrovati, all’interno del Parco Tepilora, dai carabinieri della Compagnia di Siniscola e dagli uomini del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale.

Il ritrovamento, uno dei più ingenti degli ultimi 10 anni nella provincia di Nuoro, è stato fatto durante un servizio di controllo del territorio. Ai carabinieri era giunta segnalazione che qualcosa di sospetto uscita da un anfratto roccioso, in una zona impervia. Avviati i controlli, i militari hanno scoperto che nella fossa erano presenti diversi panetti di gelatina e decine di metri di micce detonanti e a lenta combustione, detonatori in buono stato potenzialmente utili per assemblare un ordigno.

Sul posto sono intervenuti gli artificieri del Comando Provinciale di Nuoro che hanno rimosso e poi fatto brillare l’esplosivo. Una parte dell’esplosivo sarà poi sottoposto ad analisi tecniche da parte dei Carabinieri del Ris di Cagliari.

L’autopsia ha confermato che Mariano Olla, il 16enne trovato senza vita sabato mattina nelle acque di Sant’Elia a Cagliari, è morto per annegamento. Nei polmoni è stata trovata acqua, senza segni di violenza sul corpo.

Il ragazzo aveva partecipato a una festa sulla spiaggia con altri giovani. Come riportato da Ansa, alcuni testimoni lo avrebbero visto entrare in mare: qualcuno avrebbe tentato di fermarlo, ma senza insistere. Non è chiaro perché nessuno abbia dato l’allarme.

La Procura ha aperto un’inchiesta per omissione di soccorso. In corso accertamenti su eventuale uso di alcol o droghe, e si cercano video utili a chiarire l’accaduto.