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Il canile di Quartu sarà in un’unica struttura nel territorio e accoglierà 435 cani

cane canile

Il bando per la gestione del canile comunale di Quartu Sant’Elena è stato appena pubblicato ma ha già fatto scatenare numerose polemiche. Dall’Amministrazione arrivano le prime precisazioni sulla futura gestione di quella che sarà un’unica struttura.

Un milione e mezzo di euro per un appalto unico, mentre ora gli appalti per la gestione dei cani randagi sono due, uno affidato alla cooperativa Bau club onlus, in località Sa Serrixedda e uno al canile Shardana di Dolianova. L’appalto che riguarda la struttura di Dolianova, che accoglie 300 cani, scadrà il prossimo 31 maggio, mentre quello della struttura di Sa Serrixedda, che ospita 135 cani, scadrà prossimo il 24 settembre.

Saranno quindi 435 i posti a disposizione nella nuova e unica struttura che si aggiudicherà la gara. Una scelta, spiega l’Amministrazione, che risponde ad un criterio di economicità che deve sempre essere perseguito da un’Amministrazione.

Le precisazioni del comune di Quartu riguardano anche la querelle sulla chiusura in particolare della struttura gestita dalla cooperativa Bau club onlus e la futura gestione del canile. Per il canile Tana di Bau, gestito dalla cooperativa, «il canone di locazione viene pagato dal Comune, così come d’altronde le utenze relative all’energia elettrica, all’acqua, alla telefonia e alla manutenzione straordinaria – spiegano – quindi con spese extra rispetto a quanto elargito all’associazione, che significa un costo unitario decisamente maggiore rispetto a quanto dichiarato in questi giorni dai gestori della struttura».

Le criticità per Tana di bau sarebbero legate anche alla stessa struttura che presenterebbe problemi di carattere ambientale e per la quale – precisa l’Amministrazione -non è stato prodotto il certificato di agibilità e il cui affitto viene pagato dall’Ente dal 1990.

Non ci sarebbe né emergenza, né volontà di ridurre le risorse per il servizio, che sono le stesse del precedente bando. C’è invece, spiegano, la necessità di unificarlo, di averlo per intero sul territorio quartese, ma soprattutto di garantire agli animali, e agli operatori che dovranno lavorare accanto a loro, una struttura adeguata e rispettosa delle normative.

«Il Canile Rifugio Tana di Bau è da sempre un punto di riferimento nell’ambito della Città Metropolitana e non solo, visti i successi raggiunti nella lotta al randagismo, grazie alle numerose adozioni e alle campagne per la microchippatura organizzate con il patrocinio e la collaborazione del Comune. Pertanto l’obiettivo dell’Amministrazione resta quello di individuare un canile di proprietà comunale, e quindi ubicato all’interno del nostro territorio, che possa in futuro accogliere tutti i cani abbandonati a Quartu».

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