Elezioni regionali: per facilitare gli adempimenti ecco tutti gli orari di apertura degli Uffici di Città

Rilascio dei certificati elettorali, dichiarazioni di accettazione della candidatura, certificazione delle firme per raccolta sottoscrizione: per garantire il corretto adempimento di tutte le operazioni elettorali, ecco tutti gli Uffici di Città aperti e i nuovi orari al pubblico
Municipalità di Pirri – Via Riva Villasanta 35
Ufficio di Città 1 – Centro Storico – Via Santa Margherita, 45/51
Ufficio di Città 2 – Santa Igia – Viale Sant’Avendrace 241
Ufficio di Città 3 – Colle San Michele – Via Montevecchio 29
Ufficio di Città 4 – San Benedetto – Via Castiglione 1 (P.zza Giovanni XXIII)
Ufficio di Città 5 – Sant’Elia – Via Carta Raspi (c/o Mercato Civico)
Ufficio elettorale (Palazzo Comunale via Sonnino) – piazza de Gasperi 2– p. 2

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La Sardegna era uno dei più grandi bacini di argento e piombo dell’Antica Roma

Questi due minerali rivestivano un ruolo cruciale nell’economia e nell’espansione dell’antica Roma, costituendo risorse strategiche per l'organizzazione della vita civile e militare.
In epoca romana, la Sardegna figurava tra i principali territori di estrazione di piombo e argento, seconda solo a regioni come la Spagna e la Bretagna. Questi due minerali rivestivano un ruolo cruciale nell’economia e nell’espansione dell’antica Roma, costituendo risorse strategiche per l’organizzazione della vita civile e militare.
Il piombo veniva utilizzato in diversi settori: era indispensabile per la costruzione delle condotte idriche, per le infrastrutture pubbliche e militari e per la fabbricazione di utensili domestici. L’argento, invece, era essenziale per la monetazione e serviva alla produzione di monete come i sesterzi, largamente diffusi nei territori imperiali.
Grazie alla sua abbondanza di materie prime, la Sardegna era disseminata di giacimenti, soprattutto nelle zone dell’Iglesiente e del Sarrabus. Le stime indicano che, sotto il dominio romano, furono estratte sull’isola circa 600.000 tonnellate di piombo e 1.000 tonnellate di argento, fornendo un apporto significativo alla forza economica e alla stabilità dell’Impero.

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