Coppa Italia. Domani a Cagliari arriva l’Atalanta, Maran: “Vogliamo qualificarci”

E in conferenza stampa arrivano anche le parole di Maran su Dessena che ha lasciato il Cagliari per il Brescia.
-1 giorno alla sfida di Coppa Italia contro l’Atalanta che si giocherà alle 17:30 alla Sardegna Arena. Il Cagliari vuole qualificarsi, lo dice Maran, ma la gara è tosta: «Affrontiamo una squadra di grande caratura tecnica, che si è qualificata per le Coppe ed è vicina alla zona Europa League anche quest’anno. Una formazione forte anche sul piano fisico, che vorrà andare avanti in questa manifestazione, così come noi del resto. Ben venga una sfida di questo livello di difficoltà prima della ripresa del campionato» spiega il mister rossoblù.
Tanta la voglia di qualificarsi della squadra: «L’ultima partita di campionato a Udine ha lasciato tanto amaro in bocca. Da come ci siamo ripresentati in campo dopo le feste ho subito percepito che c’è tanta voglia di cancellare quella parentesi. A volte certe sconfitte possono anche essere salutari, darti quella spinta in più. Al di là dell’amarezza e della rabbia, ricominciamo con ancora più voglia di prima».
Domani alla Sardegna Arena non giocheranno Castro, Cerri e Klavan, infortunati, ma c’è il neo arrivato Valter Birsa. «Ci serviva un giocatore in quel ruolo. Valter ha il suo modo di interpretare il compito di trequartista: c’è chi attacca la profondità, lui preferisce mandarci gli altri. In pratica viene a prendere palla e diventa una specie di regista tra le linee» commenta Maran.
E in conferenza stampa arrivano anche le parole di Maran su Dessena che ha lasciato il Cagliari per il Brescia: «Ci tenevo a salutarlo, per quel che ha dato al Cagliari negli anni passati e in questi ultimi mesi nei quali ho avuto la fortuna di lavorare insieme a lui. Daniele ha dato grande disponibilità dal primo all’ultimo giorno e dal primo all’ultimo minuto. Ora ha deciso di intraprendere una nuova avventura, gli faccio un enorme in bocca al lupo».

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La Sardegna era uno dei più grandi bacini di argento e piombo dell’Antica Roma

Questi due minerali rivestivano un ruolo cruciale nell’economia e nell’espansione dell’antica Roma, costituendo risorse strategiche per l'organizzazione della vita civile e militare.
In epoca romana, la Sardegna figurava tra i principali territori di estrazione di piombo e argento, seconda solo a regioni come la Spagna e la Bretagna. Questi due minerali rivestivano un ruolo cruciale nell’economia e nell’espansione dell’antica Roma, costituendo risorse strategiche per l’organizzazione della vita civile e militare.
Il piombo veniva utilizzato in diversi settori: era indispensabile per la costruzione delle condotte idriche, per le infrastrutture pubbliche e militari e per la fabbricazione di utensili domestici. L’argento, invece, era essenziale per la monetazione e serviva alla produzione di monete come i sesterzi, largamente diffusi nei territori imperiali.
Grazie alla sua abbondanza di materie prime, la Sardegna era disseminata di giacimenti, soprattutto nelle zone dell’Iglesiente e del Sarrabus. Le stime indicano che, sotto il dominio romano, furono estratte sull’isola circa 600.000 tonnellate di piombo e 1.000 tonnellate di argento, fornendo un apporto significativo alla forza economica e alla stabilità dell’Impero.

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