Nascondeva armi e cartucce rubate nella cantina di casa, Andrea Argiolas cagliaritano di 36 anni, arrestato ieri per detenzione abusiva di armi e ricettazione, dai carabinieri della sezione Radiomobile della compagnia di Cagliari.

L’uomo è stato fermato a seguito di un’attività di osservazione che ha portato poi alla perquisizione della casa di Argiolas dove i militari hanno trovato nascosti in una borsa sportiva un fucile da caccia calibro 12 rubato nel 2011 a Elmas e 45 cartucce calibro 12. Argiolas è stato portato nelle camere di sicurezza della Stazione Carabinieri di Cagliari – Villanova a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

È stato, invece, solo denunciato per il reato di porto abusivo di oggetti atti ad offendere, un cagliaritano classe 1974, perché alle prime luci dell’alba, durante un controllo stradale in piazza San Michele, è stato trovato alla guida di una Volkswagen Polo con un tirapugni in metallo e di una dose di marijuana.

Un’area demaniale marittima di circa 700 metri quadrati, situata in una zona di particolare pregio ambientale del litorale cagliaritano, era stata trasformata in una discarica abusiva. A scoprirla sono stati i militari della Guardia Costiera di Cagliari nell’ambito delle attività di controllo finalizzate alla tutela dell’ambiente e della legalità sul demanio marittimo.

All’interno dell’area sono stati rinvenuti rifiuti di vario genere, abbandonati in modo incontrollato e in violazione delle normative ambientali. Le successive indagini condotte dalla Guardia Costiera hanno permesso di risalire ai presunti responsabili: due soggetti, titolari di una società, ritenuti coinvolti nella gestione illecita dell’area.

I due sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria per i reati di occupazione abusiva di area demaniale marittima e di abbandono incontrollato di rifiuti. Contestualmente, è stato imposto loro l’obbligo immediato di procedere alla rimozione dei materiali presenti, previa catalogazione dei rifiuti da parte del personale dell’ARPAS, passaggio necessario per garantire il corretto ripristino dello stato dei luoghi.

L’operazione rientra in un più ampio programma di vigilanza e controllo portato avanti dalla Guardia Costiera di Cagliari, volto alla salvaguardia dell’ambiente marino e costiero e alla difesa di aree di grande valore naturalistico, spesso minacciate da comportamenti illeciti che compromettono il territorio e l’ecosistema.