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Per le dune di Chia già raccolti 70 mila euro. Il GrIG: “No alla privatizzazione di questo paradiso”

Le dune di Chia - Foto di Cristiano Cani (Wikipedia)

Le dune di Chia - Foto di Cristiano Cani (Wikipedia)

Ha toccato quota 70 mila euro in sole tre settimane la raccolta fondi promossa dall’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus Salviamo insieme dune e spiaggia di Chia”. La campagna ha come obiettivo la salvaguardia delle dune e della spiaggia del litorale sud dell’Isola, davanti all’isolotto di Su Giudeu, messe a rischio da una possibile compravendita da parte di privati investitori.

Per rendere la spiaggia per sempre libera dalle speculazioni e dal cemento, il GrIG ha partecipato all’acquisto dell’area dunale estesa per circa 9,5 ettari e di proprietà di otto privati. Con la firma del preliminare di compravendita, il GrIG si è aggiudicato 5,5 ettari, mentre i restanti 4 sono stati venduti ad uno dei comproprietari.

Alla zona sarebbero stati interessati vari soggetti immobiliari a capitale arabo e internazionale in cerca di terreni lungo le coste sarde. Per scongiurare un futuro privatizzato per dune e spiaggia e eventuali costruzioni autorizzate proprio a ridosso delle dune, l’associazione ambientalista si è quindi fatta carico dell’acquisto, chiedendo poi a tutti i cittadini di partecipare con una donazione al raggiungimento della quota.

Sono state quindi tante le donazioni da tutto il mondo. Tante le personalità dello spettacolo che hanno sostenuto la campagna: da Piero Pelù, Piero Marras e Paolo Fresu, Sandro Roggio e Vanessa Roggeri, sino ai rappresentanti delle amministrazioni locali come Paolo Frau, assessore comunale cagliaritano alla cultura. E sono stati di più i privati che hanno accolto l’invito e mandato messaggi testimoniando il loro amore per Chia.

Nonni che contribuiscono per i nipotini, collette organizzate sui luoghi di lavoro, turisti che vogliono difendere il loro mare, sardi via dall’Isola da troppi anni che non intendono mancare alla difesa della propria terra, bambini che offrono i loro soldini per la spiaggia dell’estate. Insomma, una testimonianza di partecipazione popolare che ha sorpreso piacevolmente gli organizzatori della raccolta fondi.

 

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