Metteva medicinali e sostanze tossiche nel cibo e nell’acqua del marito per ucciderlo: arrestata 49enne
#Italia La donna, una 49enne, ha confessato: stava cercando di uccidere il marito, già ricoverato in ospedale, mettendogli nel cibo e nell'acqua medicinali e sostanze tossiche. Ad accorgersi del tentato omicidio i medici dopo il controllo degli esami del sangue
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Inquietante vicenda in provincia di Cuneo, riportata da TgCom. Mescolava ogni giorno farmaci e sostanze tossiche nell’acqua e nel cibo del marito, 55 anni, ricoverato da diverso tempo in ospedale. Sono stati i medici del nosocomio di Bra, insospettiti dai valori sballati del sangue, a far scattare le indagini. Una 49enne, Laura Davico, è stata arrestata per tentato omicidio aggravato. Sconosciute le ragioni di tanto odio nei confronti dell’uomo, con cui la donna ha avuto due figli.
Le indagini del Nas sono iniziate quando i medici si sono accorti dei valori del sangue del paziente non a norma rispetto alle cure somministrate. Ulteriori esami hanno evidenziato la presenza nel sangue di antiglicemici e anticoagulanti. La donna, che ha confessato, è stata trovata in possesso dei medicinali incriminati e, quindi, arrestata.
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Doppio corteo a Cagliari, nessuno scontro tra Blocco studentesco e antifascisti, ma tensione con gli agenti: idranti sulla folla

Il corteo ha attraversato via Garibaldi, per poi proseguire in discesa verso via Lanusei. Ogni tentativo dei manifestanti di avvicinarsi a via Sonnino è stato respinto dalle forze dell’ordine con nuovi lanci di lacrimogeni e getti d’acqua. Dopo essere passati per via del Cimitero, i partecipanti sono stati nuovamente bloccati.
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Oggi a Cagliari si sono svolte due manifestazioni in contemporanea. Da un lato, un corteo di estrema destra organizzato da Blocco Studentesco, composto da circa cinquanta partecipanti; dall’altro, una manifestazione partita da piazza Garibaldi alle 16:00, con circa 1.500 cittadini e cittadine scesi in strada per esprimere la propria indignazione contro quella che hanno definito “una sfilata fascista”, ritenuta in contrasto con lo spirito antifascista della Costituzione italiana.
Non si sono verificati scontri né contatti diretti tra i due gruppi. Le tensioni si sono invece registrate tra la polizia e il corteo antifascista: gli agenti hanno infatti utilizzato lacrimogeni e idranti già alla partenza da piazza Garibaldi, provocando la dispersione di parte dei manifestanti e scoraggiando molte famiglie con bambini dal proseguire la marcia.
Il corteo ha attraversato via Garibaldi, per poi proseguire in discesa verso via Lanusei. Ogni tentativo dei manifestanti di avvicinarsi a via Sonnino è stato respinto dalle forze dell’ordine con nuovi lanci di lacrimogeni e getti d’acqua. Dopo essere passati per via del Cimitero, i partecipanti sono stati nuovamente bloccati.
Nel tentativo di risalire da via Sonnino per tornare in piazza Garibaldi, il corteo si è trovato ancora una volta di fronte alla polizia, che ha fatto un uso massiccio di lacrimogeni e idranti. La folla, visibilmente stordita, si è dispersa; molte persone hanno lamentato difficoltà respiratorie a causa dei gas.
La manifestazione si è distinta per la sua eterogeneità generazionale, con la presenza di studenti, lavoratori e pensionati. Gli unici momenti di forte tensione si sono verificati quando alcuni manifestanti in prima linea hanno lanciato bottiglie verso le forze dell’ordine, che hanno risposto con idranti e fumogeni.
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