Il padre accosta e lui esce dalla macchina: bimbo di 3 anni falciato e ucciso da un’auto

#Italia Il piccolo, 3 anni, era seduto sul seggiolino posteriore. Il padre si è fermato e lui è uscito all'improvviso dall'auto finendo in strada. Qui è stato prima evitato da una macchina ma la seconda che è passata l'ha travolto
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Tragedia a Cesena. Un bimbo di tre anni, di origini senegalesi, è morto investito da un’auto. Era in macchina col padre: l’uomo ha accostato, per motivi non chiari. Il bimbo, su un seggiolino sul retro, è sfuggito alla sua attenzione, è sceso e ha attraversato: una vettura l’ha schivato, un’altra invece l’ha centrato. E’ morto poi all’ospedale Bufalini di Cesena.
Come riportato da Tgcom, il padre della vittima risiede con la famiglia nel centro del vicino comune di Savignano sul Rubicone. Era alla guida di una Audi A2 e stava percorrendo la provinciale 10 quando si è fermato per quella che viene definita un’emergenza, non meglio specificata. E’ uscito dalla macchina e ha perso di vista il figlioletto che era sul sedile posteriore, su un apposito seggiolino da bambini, ma non è chiaro se fosse legato e in che modo.
In ogni caso il piccolo è sceso ed è finito in breve tempo in mezzo alla strada. Proprio in quel momento stavano arrivando altre auto. La prima è riuscita a evitarlo, mentre una Fiat Punto l’ha travolto ed è finita poi in un fosso. E’ intervenuto il 118, ma inutile e’ stata la corsa in ospedale, dove il bimbo non ce l’ha fatta.

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Sapete perchè lungo le strade della Sardegna (e non solo) ci sono gli oleandri? Ve lo spieghiamo noi

Dietro la presenza dell’oleandro lungo le strade non c’è solo una scelta estetica, ma una combinazione di motivazioni.
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Chi viaggia per le strade della Sardegna – ma anche in molte altre zone d’Italia – avrà notato una costante presenza verde e fiorita ai bordi dell’asfalto: l’oleandro. Sappiate però che non viene piantato a caso: la scelta risponde a precise scelte strategiche e ambientali.
Ecco i cinque motivi che spiegano perché proprio gli oleandri sono stati scelti per accompagnare chilometri e chilometri di carreggiate.
Una barriera naturale contro la fauna selvatica
Il primo motivo è legato alla tossicità dell’oleandro. Questa pianta contiene principi attivi che la rendono pericolosa per molti animali. Un dettaglio che diventa un vantaggio: la sua presenza disincentiva gli animali selvatici dal cercare cibo lungo la strada, riducendo così gli attraversamenti improvvisi che spesso causano incidenti, soprattutto di notte. In questo modo, si protegge sia la fauna che gli automobilisti.
Un piccolo ecosistema tra asfalto e traffico
Nonostante la tossicità, l’oleandro ha anche un ruolo positivo per la biodiversità. I suoi fiori attraggono numerosi insetti impollinatori, contribuendo a creare microhabitat e piccoli corridoi ecologici anche in ambienti fortemente antropizzati, come autostrade e strade statali. Una funzione importante per mantenere un minimo equilibrio ecologico nei territori attraversati dal traffico.

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Una pianta che resiste al clima estremo
L’oleandro è una pianta mediterranea per eccellenza, abituata a sopportare lunghi periodi di siccità, temperature elevate e l’esposizione diretta al sole. Questo la rende ideale per i bordi stradali, dove l’asfalto rovente e la scarsità d’acqua creano condizioni estreme. Mentre altre specie appassirebbero rapidamente, l’oleandro continua a fiorire rigoglioso.
Più sicurezza alla guida, meno distrazioni
Oltre al valore ecologico, l’oleandro ha un’importante funzione legata alla sicurezza stradale. La sua chioma fitta e compatta può schermare la luce degli abbaglianti provenienti dai veicoli che arrivano in senso opposto, migliorando la visibilità e riducendo l’affaticamento visivo. In caso di uscita di strada, inoltre, questi arbusti possono contribuire ad assorbire parte dell’urto, riducendo l’impatto. E infine, la loro presenza tra le carreggiate disincentiva sorpassi azzardati, rendendo il traffico più ordinato.
Costi di gestione minimi
Infine, gli oleandri richiedono pochissima manutenzione. Non necessitano di irrigazione frequente né di cure particolari, resistono a malattie e condizioni avverse, e crescono con facilità. Tutto questo si traduce in un notevole risparmio economico per gli enti pubblici che gestiscono le strade: una scelta intelligente, sia dal punto di vista ambientale che finanziario.

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