Villacidro soffia il record a Milano: è sardo il panettone più grande del mondo

Pesa 404 chili ed è tutto rosa per ricordare le donne vittime di violenza. L'ha realizzato Emanuele Pinna panettiere dal cuore d'oro: «Lo dedico a tutti coloro che sacrificano il proprio per seguire le persone disabili». Il panettiere da record, originario di Montevecchio, infatti ha adottato 2 ragazzi disabili e conosce bene le difficoltà di chi assiste queste persone.
È stato aperto oggi e offerto ai tanti curiosi che si sono ritrovati al centro commerciale Sant’Ignazio di Villacidro per vedere da vicino il panettone più grande del mondo. Chi lo ha assaggiato sostiene che sia squisito. Pesa la bellezza di 404 chilogrammi e ha battuto il precedente record detenuto da Milano. A realizzarlo è stato il panettiere “dalle mani calde” così si definisce lui stesso, Emanuele Pinna, titolare dell’omonimo panificio di Sarroch. «Per realizzarlo mi sono ispirato a Sa Turri ‘e Su Scogliu, un posto bellissimo che si trova a Sarroch- ha spiegato il panettiere 47enne- copre la vista della Saras, se ti metti in una certa posizione riesci a non vedere quella struttura orrenda, è un luogo di pace, si vede una piccola madonnina». Emanuele è una persona sensibile e generosa, ha pensato di realizzare un panettone rose per ricordare le donne vittime di violenza, ma soprattutto ha deciso di dedicare il titolo di panettiere da record a tutte quelle persone che sacrificano il proprio tempo per aiutare i disabili.
Il panettiere, che nel tempo libero fa il dj, ha adottato qualche anno fa due ragazzi orfani, con disabilità gravi, e ha provato sulla propria pelle i sacrifici e le difficoltà legate alla cura di queste persone. «Per me oggi è stata una bella soddisfazione – ha dichiarato Emanuele- e vorrei che questa vittoria possa rappresentare un abbraccio per tutti coloro che sacrificano il proprio tempo e spesso la propria vita a seguire e aiutare le persone disabili. Non è facile, le istituzioni ci lasciano soli». Emanuele Pinna che si definisce un po’ di Sarroch, un po’ di Villa San Pietro e un po’ di Pula ha un sogno nella vita e si sta impegnando per realizzarlo, quando andrà in pensione vuole tornare a vivere nel posto incantato in cui è cresciuto, Montevecchio e se ci riesce ricomprare la casa paterna.

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