La salma è arrivata in Italia due giorni fa e oggi Trento si prepara a dare l’ultimo saluto ad Antonio Megalizzi, il giornalista di 29 anni ucciso nell’attentato di Strasburgo lo scorso 11 dicembre.

La camera ardente è stata allestita nella chiesa di Cristo Re, nel quartiere in ci ha vissuto Antonio, mentre i funerali si terranno oggi nella cattedrale di Piazza Duomo. Ai funerali parteciperanno il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e il presidente del consiglio Giuseppe Conte e il ministro per i Rapporti con il Parlamento e la democrazia diretta, Riccardo Fraccaro. Alla cerimonia sarà presente anche il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, insieme alla parlamentare di Forza Italia, Michaela Biancofiore, legata alla famiglia del giovane giornalista.

Oggi a Trento è lutto cittadino, in segno di rispetto, durante la cerimonia saranno chiusi anche i Mercatini di Natale di Trento, saranno sospese, temporaneamente, tutte le attività di somministrazione e gli eventi musicali e non in programma. Su decisione di Palazzo Chigi, in tutta Italia saranno esposte a mezz’asta le bandiere italiana e europea sugli edifici pubblici in segno di lutto.

Per ricordare Antonio, i suoi colleghi del Network di Raduni (Associazione degli operatori radiofonici universitari) hanno organizzato una maratona radio alla quale partecipano le emittenti radiofonica della rete trasmettendo i contributi di Antonio Megalizzi per Europhonica, la radio con la quale collaborava il giornalista.

È Geppi Cucciari a prendersi la scena durante la cerimonia di presentazione dei David di Donatello al Quirinale, con uno dei suoi interventi più brillanti e taglienti. Con il suo stile inconfondibile, la comica e conduttrice ha rivolto un’ironica dichiarazione di “solidarietà” al ministro della Cultura Alessandro Giuli, protagonista di discorsi spesso definiti da molti come eccessivamente solenni.

«Ministro, voglio portarle la mia solidarietà — ha detto Cucciari con tono serio e pungente — perché molti sottolineano eccessivamente la sua potente retorica, il suo eloquio forbito, la parola che squadra da ogni lato l’animo nostro informe. In realtà sono sempre interventi cristallini: lei è l’unico ministro i cui interventi possono essere addirittura ascoltati al contrario, come un disco dei Black Sabbath, e a volte migliorano».

Una battuta che ha strappato risate e applausi anche nel solenne contesto del Quirinale, a conferma della capacità di Geppi Cucciari di mescolare cultura pop, ironia e intelligenza anche nei palcoscenici più istituzionali. A prendere la parola subito dopo è stato proprio il ministro Giuli, che ha raccolto lo scherzo e replicato con sportività: «Un saluto a Geppi, che al contrario potrei chiamare anche ‘Ippeg’, senza fraintendimenti». Pronta e divertita la risposta della comica: «Rimaniamo così, amici», prima di lasciare il palco all’intervento ufficiale.

Ancora una volta, Cucciari si conferma una delle voci più lucide e irriverenti della scena italiana, capace di far sorridere e riflettere anche nelle cornici più formali.