Accantonamenti. La Regione torna alla carica con il Governo: “Contributo non dovuto”
Dopo la richiesta alla ministra degli Affari regionali Erika Stefani di un confronto con il Governo, Pigliaru ha riscritto al premier dal momento che non è stato convocato nessun incontro ma nel frattempo la manovra finanziaria sarda è stata approvata.
Nuova lettera del presidente della Regione Sardegna Francesco Pigliaru al premier Giuseppe Conte per aggiorna quest’ultimo sul caso accantonamenti. Il governatore ha voluto precisare infatti che nella manovra finanziaria 2019, appena approvata dal Consiglio Regionale, non sono previsti i 285 milioni di euro di accantonamenti richiesti come contributo per coprire il debito pubblico nazionale. Questo perché la Corte Costituzionale ha stabilito che questo versamento non è più dovuto a partire dal prossimo anno.
Dopo la richiesta alla ministra degli Affari regionali Erika Stefani di un confronto con il Governo, Pigliaru ha riscritto al premier dal momento che non è stato convocato nessun incontro ma nel frattempo la manovra finanziaria sarda è stata approvata.
«Auspichiamo che nel corso dell’attuale esame al Senato del disegno di legge di Bilancio 2019 il Governo possa, in attuazione della sentenza della Consulta, rideterminare l’ammontare degli accantonamenti escludendo i 285 milioni» ha dichiarato Francesco Pigliaru.
«Dal Governo non è mai arrivata una sola proposta concreta, e questa non è leale collaborazione fra Stato e Regione. Così non si può andare avanti» ha precisato l’assessore regionale al Bilancio, Raffaele Paci, annunciando che sono pronti ad impugnare un’eventuale finanziaria nazionale che dovesse prevedere i 285 milioni di accantonamenti.
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