LAVORO a Cagliari. Istituto di vigilanza cerca guardie giurate
LAVORO a Cagliari. L'istituto di vigilanza Coopservice è alla ricerca di guardie giurate in tutta la Sardegna. Nell'articolo tutte le info utili per candidarsi
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L’istituto di vigilanza Coopservice cerca: guardia particolare giurata, aspiranti guardie giurate e controllo accessi. Sedi di lavoro: Cagliari, Sassari, Nuoro, Oristano. Ecco l’annuncio di lavoro.
“In oltre 40 anni di esperienza nel settore della vigilanza Coopservice ha messo a punto una gamma completa di servizi di sicurezza e vigilanza che rispondono efficacemente alle molteplici e diversificate esigenze dei propri clienti, tutelando i loro beni e le loro attività dai rischi di intrusioni, furti, rapine, incendi e guasti agli impianti tecnologici. Per scongiurare e prevenire le minacce di una criminalità sempre più insidiosa, Coopservice si è dotata delle più moderne e avanzate tecnologie e si avvale di personale professionale e motivato, frutto di selezioni rigorose e di continui aggiornamenti teorici e pratici. Una integrazione virtuosa di uomini e tecnologie, dalla quale scaturisce la qualità dei servizi di sicurezza di Coopservice che vanta oltre 2.000 Guardie Giurate, 600 Operatori della sicurezza, 30.000 impianti di allarme collegati, 60.000 clienti, 7.000 mezzi sotto controllo satellitare, 2.600 sportelli bancari vigilati, più di 400 mezzi operativi e 100 furgoni blindati. Il costante sviluppo delle nostre attività ci porta continuamente alla ricerca di risorse preparate, affidabili ed in grado di rispondere con competenza e qualità alle richieste dei nostri clienti. In vista di una ulteriore crescita della nostra organizzazione ed di un continuo ampliamento della presenza di Coopservice S.Coop.p.A. sul territorio selezioniamo personale competente e motivato.
Requisiti posizione: i candidati/e che desideriamo incontrare, preferibilmente in possesso di diploma di scuola superiore (quinquennale), sono persone di buona condotta morale ed in assenza di precedenti penali e carichi pendenti; sono desiderosi di mettere a disposizione la propria serietà e motivazione lavorativa in una attività di alta responsabilità e serietà. Capacità relazionali, stile professionale elevato e affidabilità sono requisiti indispensabili, come anche la cittadinanza italiana o di altro stato membro dell’UE. Costituiscono titoli preferenziali la conoscenza della lingua inglese e la capacità di utilizzo dei principali strumenti informatici. L’annuncio è rivolto ai lavoratori di entrambi i sessi ai quali si offre la possibilità di costruire una solida professionalità nell’ambito di un contesto aziendale solido e serio”.
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Quiz per cagliaritani doc: la storia di una boutique che fece epoca a Cagliari, sapete quale?

Cagliari, anni Settanta: una boutique che più di ogni altra riuscì a intercettare i sogni, lo stile e le ambizioni di un’intera generazione. Sapete qual era?
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Negli anni Settanta, in via Cocco Ortu, c’era una boutique che più di ogni altra riuscì a intercettare i sogni, lo stile e le ambizioni di un’intera generazione. Non era soltanto un negozio di abbigliamento maschile, ma un vero punto di riferimento per chi voleva vestire alla moda, senza lasciare Cagliari.
L’intuizione fu semplice e allo stesso tempo rivoluzionaria: viaggiare fino a Roma per scoprire le ultime tendenze e portarle in Sardegna, anticipando mode che altrove sarebbero arrivate molto più tardi. Dietro quell’idea c’era un imprenditore visionario, che diede alla boutique il proprio nome, trasformandola in un simbolo di eleganza e modernità. Avete capito di chi parliamo? Si tratta di Bruno Sechi e della sua boutique Brunse, che venne chiamata così per il nome del proprietario.
Tra quelle vetrine sono passate camicie dal collo largo, pantaloni scampanati, loden, cinturoni con maxi fibbie: capi che oggi raccontano un’epoca e che allora rappresentavano il desiderio di distinguersi. I giovani cagliaritani trovavano tutto ciò che serviva per sentirsi al passo coi tempi, mentre tra i clienti più affezionati figuravano anche i calciatori del Cagliari, icone di stile e successo.
Nel 1979 il negozio cambiò nome in Brillantina, segnando una nuova fase della sua storia, ma senza perdere la propria identità. Il successo fu tale che il format venne replicato anche a Quartu, dove Riccardo Sechi, fratello del fondatore aprì un altro punto vendita, mantenendo lo stesso stile e la stessa filosofia.
Oggi quelle immagini in bianco e nero, con i commessi e il proprietario ritratti davanti alla boutique, raccontano molto più di un’attività commerciale: raccontano un momento in cui la moda diventò linguaggio, appartenenza e sogno condiviso, lasciando un segno indelebile nella memoria della città.
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