Sorgerà a Santa Giusta, Oristano, nell’area del porto industriale il primo deposito costiero di Gnl del Mediterraneo. Il progetto, da 100 milioni di euro, cofinanziato dall’Unione europea, è della società Higas e l’impianto sarà operativo entro giugno 2020.

Quello di Santa Giusta è il primo impianto in Italia ad aver avuto le autorizzazioni e prevede una struttura di stoccaggio per servizi di piccola taglia con sei serbatoi criogenici orizzontali in bassa pressione che possono contenere in tutto novemila metri cubi di Gnl. Il deposito sarà alimentato da una nave gasiera capace di trasportare 7.500 metri cubi di Gnl.

L’impianto sarà utile per l’approvvigionamento del territorio, dal Consorzio industriale della Provincia di Oristano alle reti civiche, così come per il rifornimento delle navi che attraccano al Porto industriale, come anche le navi da crociera, che dal 2020 in poi dovranno avere propulsioni a gas.

«Per noi una occasione importante per attrarre l’attenzione sul nostro territorio delle grandi compagnie di navigazione che operano sul mercato delle crociere» ha detto all’Ansa il presidente del Consorzio industriale di Oristano Massimiliano Daga alla fine della cerimonia di inaugurazione del progetto a Santa Giusta.

Un dramma che si è trasformato in un doppio dolore. A distanza di 4 mesi dall’incidente sulla Statale 466, tra Serdiana e Ussana, che era costato la vita a Mirko Farris, 37 anni, di Quartu, è morto anche il conducente della moto, Roberto Sirigu, suo coetaneo e concittadino.

Era l’alba del 19 aprile quando la moto guidata da Sirigu si è schiantata contro un cartello stradale. L’impatto, violentissimo, non ha lasciato scampo a Farris, sbalzato a diversi metri di distanza e morto sul colpo. Il conducente, invece, era stato trasportato in codice rosso all’ospedale Brotzu di Cagliari.

Dai primi accertamenti, la Procura di Cagliari aveva disposto esami tossicologici immediati, che avevano evidenziato un tasso alcolemico di 1,87 grammi per litro, oltre tre volte il limite consentito. Per questo motivo, il 39enne era stato denunciato per omicidio stradale aggravato dalla guida in stato di ebbrezza.

Dopo il ricovero, Sirigu era stato dimesso e aveva fatto ritorno a casa, dove sembrava essersi ripreso fisicamente, pur portando addosso il peso del dramma. Ma nelle scorse ore è arrivata la notizia della sua morte improvvisa. Sul corpo – riferiscono fonti investigative – non sarebbero stati trovati segni di violenza, escludendo al momento l’intervento di terzi.