Cagliari è una città antichissima, tra le più antiche non solo della Sardegna ma dell’Italia intera. La sua fondazione risale all’alba dei tempi, probabilmente all’età nuragica, ma furono i fenici ad insediarsi e a renderla uno dei centri più importanti del Mar Mediterraneo occidentale prima dell’avvento dei Romani. La stessa origine del toponimo “Cagliari” è incerta, anche se c’è una tesi più accreditata rispetto alle altre.

I fenici la chiamavano Krly (anche se essendo una lingua semitica le vocali si pronunciavano soltanto), i romani recuperarono il lemma fenicio facendolo evolvere in Càralis. La tesi più antica è quella dell’umanista sardo Roderigo Hunno Baeza che faceva derivare il toponimo dal greco κάρα (kara) che significa “testa” e Cagliari effettivamente è quasi sempre stato il centro più importante e popolato dell’isola. Secondo il linguista esperto di lingue semitiche Guglielmo Genesius invece la parola deriverebbe dal fenicio Kar Baalis, ovvero “Città di Dio”.

Ma come anticipato la spiegazione più plausibile è un’altra ed è stata individuata dallo studioso Francesco Artizzu. In moltissime lingue mediterranee la radice -kar significava “pietra”. Secondo questa spiegazione il nome della città sarebbe da ricollegare alla rocca sulla quale si formò il primo nucleo abitativo della città, quella sulla collina di Castello.

Durante la notte appena trascorsa, una pattuglia della Polizia Locale di Cagliari ha fermato, nel corso di un normale controllo di polizia stradale, una Fiat Y10 con due persone a bordo.

Nel momento dell’identificazione del conducente e del passeggero, gli agenti hanno notato un comportamento sospetto: i due uomini hanno infatti cercato di occultare alcuni oggetti all’interno dell’autovettura. Il tentativo non è però sfuggito agli operatori, che hanno subito proceduto a un controllo più approfondito.

All’interno del veicolo sono stati rinvenuti un coltello a serramanico di grandi dimensioni e una mazza da golf. Gli occupanti non sono stati in grado di fornire spiegazioni plausibili sul possesso di tali oggetti, considerati potenzialmente atti a offendere.

Gli agenti hanno quindi proceduto al sequestro del coltello e della mazza, che sono stati messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

I due uomini, identificati come O.K., 39 anni, residente a Oristano, e G.M., 29 anni, residente a Cabras, sono stati denunciati a piede libero per porto abusivo di armi improprie atte ad offendere.

Le indagini proseguono per chiarire la destinazione e l’eventuale utilizzo degli oggetti rinvenuti.