In Sardegna ha raggiunto il 98 per cento di adesioni lo sciopero degli anestesisti, con circa trecento operazioni saltate.

(Foto Ansa).

Lo sciopero è stato proclamato a livello nazionale a sostegno del rinnovo del contratto di lavoro. Come riferisce l’Ansa i medici di categoria hanno protestato questa mattina davanti all’assessorato regionale alla Sanità con bandiere e striscioni.

Una delegazione ha poi incontrato l’assessore Luigi Arru. “Il contratto è insoddisfacente in tutti i sensi – ha spiegato all’Ansa il presidente regionale e vicepresidente nazionale di Aaroi, Cesare Iesu – La parte economica non è tutto: non siamo d’accordo sulla parte normativa. E chiediamo che la voce dei lavoratori sia sentita”. Tracciato un quadro anche della situazione sarda. “Siamo troppi pochi – denuncia Iesu – anche in Sardegna non si fanno assunzioni e c’è chi, per lavorare, è costretto a lasciare l’Italia”.

La FP CGIL di Cagliari, a seguito delle svariate note, sollecitazioni, comunicazioni sulla stampa, proclamazioni di stato di agitazione, rimaste senza risposta, dando attuazione al mandato ricevuto dall’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori del servizio, ha proclamato lo sciopero per i giorni 22 e 23 novembre 2018 delle operatrici e degli operatori del servizio di Assistenza educativa specialistica per gli studenti disabili del Comune di Cagliari.

«La decisione, pur in presenza di altre rilevanti violazioni contrattuali operate da parte della Cooperativa sociale La Clessidra, oggetto di iniziative sindacali di altra natura – si legge in una nota sindacale – è motivata dai ritardi nei pagamenti delle retribuzioni operati da parte della medesima Società, ai quali si oppongono tutte/i le lavoratrici ed i lavoratori del servizio, anche se dipendenti di Società in regola nei pagamenti».