Migranti, naufragio al largo di Sant’Antioco: ritrovati due cadaveri in mare, otto dispersi

A riferire dei compagni caduti in acqua sono stati i tre migranti riusciti a sbarcare. Il cadavere di un giovane è stato ripescato in mare
La Guardia Costiera ha ritrovato un secondo cadavere, dopo il naufragio di una piccola imbarcazione di migranti algerini che si trovava alla deriva nelle acque davanti all’isola di Sant’Antioco.
Il viaggio della speranza è diventato un incubo per i migranti che stavano cercando di raggiungere la Sardegna a bordo di un barchino. Tre di loro, algerini, sono stati soccorsi e hanno riferito che ci sarebbero stati degli altri compagni dispersi in mare.
Le ricerche da parte di Guardia Costiera, Guardia di Finanza a Carabinieri sono scattate subito e poco più tardi il cadavere di un giovane è stato ripescato al largo di Sant’Antioco. In mattinata il ritrovamento del secondo cadavere.
Stando a quanto hanno raccontato i tre superstiti alla Capitaneria di Porto di Sant’Antioco sarebbero otto in totale i dispersi dopo il naufragio. Le ricerche proseguono senza sosta.
“Da quando gli è morta la figlia…”, Corrado Sorrentino insultato per aver fatto allontanare una barca troppo vicina alla riva al Poetto

"Lo schifo morale più completo”, commenta il consigliere comunale cagliaritano a seguito del terribile episodio avvenuto oggi, che ha denunciato sui social.
Oggi al Poetto si è verificato un episodio gravissimo, denunciato da Corrado Sorrentino, ex nuotatore cagliaritano e consigliere comunale, che ha voluto condividere sui suoi social quanto accaduto per sottolineare non solo la violazione delle regole, ma soprattutto il mancato rispetto verso le persone coinvolte.
“Sono rimasto sconvolto non tanto per la mancanza di rispetto delle norme nautiche, quanto per il mancato rispetto nei confronti di mia figlia e della mia famiglia,” racconta Sorrentino. L’episodio coinvolge un uomo di circa 35 anni, che ha ormeggiato la sua barca, di circa cinque metri, a soli 52 metri dalla costa, come confermato dalla posizione GPS di Sorrentino. “Un gesto non solo pericoloso ma anche sconsiderato, che dimostra poca attenzione e rispetto verso chi frequenta quel tratto di mare,” continua.
A rendere la situazione ancora più grave, come raccontato da Sorrentino, è stata la reazione dell’uomo, che ha tirato in ballo la figlia, la piccola Amelia, morta a 7 anni per una malattia nel 2018: “Da quando gli è morta la figlia questo qua…”. Un riferimento che Sorrentino definisce “lo schifo morale più completo”. “Dopo aver fatto il ‘figo’ per qualche minuto, quando ho estratto il telefono dalla tasca della boa per documentare la situazione, lui ha pensato bene di scappare,” denuncia. “Un vero coniglio, un vigliacco.”

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