(VIDEO) Yamaha e Mercedes scelgono Piscinas per girare lo spot della nuova moto

Sono le dune di Piscinas e il sito minerario di Ingurtosu la meravigliosa scenografia naturale in cui è stato girato il nuovo spot della Yamaha. Anche Mercedes ha appena finito di girare il suo spot tra i ginepri contorti e la sabbia dorata, della bellissima spiaggia
Lo spot nasce per lanciare la nuova XRS700, dal design vintage, un “Xtribute”, un tributo all’iconica XT500. Per questo lo spot racconta di un uomo che in piedi su una duna aspetta un ragazzo, forse suo figlio, e lo vede arrivare dalla lunga strada sterrata che porta da Ingurtosu, l’antico borgo minerario alla spiaggia di Piscinas. Mentre il ragazzo percorre la strada alla guida della nuova moto, attraverso alcuni flashback, l’uomo ricorda quando la percorreva lui sulla mitica XT500. Alle spalle di entrambi come sfondo la Laveria Brassey, con la sua inconfondibile archittetura. Il ragazzo raggiunge l’uomo, si scambiano le giacche e poi ciascuno sale sulla propria moto.
Il 2019 di Yamaha si apre con un tributo stilistico all’iconica XT500. Nella nuova XSR700 XTribute infatti il design vintage incontra la modernità della tecnologia e della personalizzazione.
Gepostet von Yamaha Motor am Freitag, 9. November 2018
Michele Schirru, vice sindaco di Arbus annuncia: «Anche Mercedes ha appena finito di girare uno spot a Piscinas, siamo soddisfatti di questi risultati, negli ultimi anni abbiamo ricevuto molte richieste da parte di grandi aziende». Recentemente l’amministrazione di Arbus ha proposto un regolamento che prevede il pagamento di una somma che va dai 300 ai mille e 500 euro, per tutte le aziende che a fini commerciali vogliono girare video nella zona e a breve entrerà in vigore. « Questa è una forma di sviluppo, come il wedding, sostenibile – conclude Schirru- e porta lavoro, le troupe che girano i video quando alloggiano qui fanno girare l’economia, tra poco verrà girato anche un film e tutta questa promozione del territorio non può che portare ricadute positive sulla nostra economia».

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