Villacidro: ritrovato il cercatore di funghi scomparso

L'uomo, un 80enne di Villacidro, si era perso mentre andava a cercare funghi nella zona di Monti Mannu. L'anziano è stato ritrovato intorno alle 3 di notte, infreddolito, stanco ma in discrete condizioni di salute
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Allertata dai Carabinieri della Stazione di Villacidro alle 20:35, la Centrale Operativa del CNSAS della Sardegna ha immediatamente inviato sul campo una prima squadra, alla quale si sono aggiunti altri tecnici: sul campo erano circa 30 e provenienti dalle Stazioni Alpine di Cagliari, Medio Campidano, Ogliastra e Nuoro e dalle Stazioni Speleo di Cagliari e Iglesias, coadiuvati da un’unità cinofila per la ricerca di superficie. L’allarme è stato dato dai familiari dopo che l’uomo, P.M. 80 anni di Villacidro, non ha fatto rientro a casa. La sua auto è stata rinvenuta nei pressi di Cantina Ferraris, punto dal quale sono partite le ricerche: le squadre hanno perlustrato i principali sentieri per diverse ore fino a quando, alle ore 2:45 è stato ritrovato, infreddolito e stanco ma in discrete condizioni di salute, verificate dal medico del CNSAS presente sul posto.
L’uomo si trovava a circa un chilometro e mezzo dalla sua auto, ma il sopraggiungere della notte gli ha purtroppo impedito di fare rientro autonomamente. Le operazioni sono state coordinate dal Centro di Coordinamento Mobile del Soccorso Alpino che ha tenuto costantemente geolocalizzato le squadre in ricerca e potuto disporre delle comunicazioni grazie alla predisposizione di ponte radio. Sul campo hanno attivamente partecipato alle ricerche anche il personale della compagnia barraccellare e i Carabinieri della Compagnia Villacidro.

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Un cane «cui è stata violata l’anima»: Giulia, abbandonata quando aveva più bisogno, lotta per tornare a vivere

Chi volesse contribuire al suo recupero può contattare il canile Tana di Bau al numero 328 3661490.
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È stata accolta in condizioni disperate, ridotta a pelle e ossa, svuotata nello sguardo e nel corpo. Così è arrivata Giulia – come è stata chiamata dai volontari – al rifugio Tana di Bau di Quartu Sant’Elena. Dietro di sé una storia di abbandono, indifferenza e crudeltà che ha lasciato ferite profonde, non solo fisiche.
«Raramente troviamo cani così messi male, svuotati nell’animo e nel corpo, cani a cui è stata violata l’anima», racconta Elena Pisu, responsabile del canile. Le sue parole pesano come macigni e descrivono un dolore che non si può ignorare.
Giulia è affetta da leishmaniosi, ha una grave insufficienza epatica, ed è «anemica da far paura». È uno scheletro con il pelo, e fino a pochi giorni fa non riusciva nemmeno a stare in piedi. Queste – precisano i volontari – sono solo le patologie visibili. Il danno più grande, quello più difficile da curare, è forse quello emotivo: lo smarrimento negli occhi, il tremore al contatto umano, la paura del mondo.
Ora Giulia ha finalmente un nome e una cuccia calda. Ma la strada per la guarigione è ancora lunga e in salita. «Le stiamo dando tutto quello che possiamo», dice Elena Pisu, «ma ha bisogno di aiuto, di cure veterinarie costanti e di tanto, tantissimo amore per recuperare anche solo un frammento di fiducia».
Chi volesse contribuire al suo recupero può contattare il canile Tana di Bau al numero 328 3661490. Ogni piccolo gesto può fare la differenza per questa anima spezzata.

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