Aveva in casa una fornitura di polvere da sparo, di varia grandezza e tipologia, conservata insieme a giochi pirotecnici, un’auto rubata parcheggiata nel proprio giardino e un allaccio abusivo di energia elettrica in casa. Arrestato e denunciato a Dolianova un 42enne di Serdiana.

La scoperta è stata fatta dai carabinieri della Stazione di Dolianova in collaborazione con quelli di Barrali che hanno poi arrestato il 42enne, A.M., per detenzione illegale di materiale esplosivo. I militari hanno perquisito l’abitazione dell’uomo trovandovi quasi 30 chili di materiale esplosivo tra giochi pirotecnici e polvere da sparo di varia grandezza e tipologia, che hanno fatto pensare ai carabinieri che l’esplosivo non fosse destinato soltanto a spettacoli pirotecnici.

Come hanno potuto constatare gli artificieri del Comando provinciale di Cagliari, intervenuti per una valutazione del materiale rinvenuto, i giochi e la polvere erano in ottimo stato di conservazione ed efficienza. Per il 42enne di Serdiana però non è finita qui.

Da un approfondimento dei controlli, infatti, i militari hanno scoperto che nel giardino dell’uomo era parcheggiata un’auto risultata rubata nell’agosto scorso a Dolianova. Qui è scattata la denuncia per ricettazione, seguita poi da quella per furto di energia elettrica a causa di un allaccio abusivo alla rete pubblica scoperto nell’abitazione dell’uomo.

In epoca romana, la Sardegna figurava tra i principali territori di estrazione di piombo e argento, seconda solo a regioni come la Spagna e la Bretagna. Questi due minerali rivestivano un ruolo cruciale nell’economia e nell’espansione dell’antica Roma, costituendo risorse strategiche per l’organizzazione della vita civile e militare.

Il piombo veniva utilizzato in diversi settori: era indispensabile per la costruzione delle condotte idriche, per le infrastrutture pubbliche e militari e per la fabbricazione di utensili domestici. L’argento, invece, era essenziale per la monetazione e serviva alla produzione di monete come i sesterzi, largamente diffusi nei territori imperiali.

Grazie alla sua abbondanza di materie prime, la Sardegna era disseminata di giacimenti, soprattutto nelle zone dell’Iglesiente e del Sarrabus. Le stime indicano che, sotto il dominio romano, furono estratte sull’isola circa 600.000 tonnellate di piombo e 1.000 tonnellate di argento, fornendo un apporto significativo alla forza economica e alla stabilità dell’Impero.