Controlli nel fine settimana a Carbonia da parte dei carabinieri della compagnia locale, con l’aiuto del nucleo cinofili della compagnia di Cagliari.

Un giovane, 23enne, di Iglesias ma residente a Portoscuso è stato perquisito nella notte tra venerdì e sabato in via Costituente a Carbonia mentre si trovava a bordo della propria auto insieme ad un 20enne di Carbonia; i due giovani sono stati sorpresi dai militari in possesso di 3 coltelli nascosti negli sportelli e sotto il tappetino dell’auto.

Sempre nella serata di venerdì, un giovane di Carbonia è stato perquisito, con l’aiuto dei cani antidroga, nei pressi della sua abitazione in Corso Iglesias e trovato in possesso di circa 2 grammi di hashish; il giovane è stato segnalato all’Autorità Amministrativa come assuntore di droga.

Infine durante il fine settimana sono stati diversi i controlli dei militari alle attività commerciali, in particolar modo alle sale da gioco e a tutti i bar e locali in cui sono presenti le slot machine. I controlli, finalizzati alla verifica del rispetto dei limiti temporali imposti dal comune per arginare la ludopatia, hanno riguardato 56 esercizi commerciali.

Cagliari, botte e minacce agli anziani genitori: arrestato.

Un episodio inquietante ha scosso la città di Cagliari, dove un giovane di 28 anni è stato arrestato e portato nel carcere di Uta a seguito di una lunga serie di comportamenti violenti nei confronti dei propri genitori.

La notizia, emersa nelle ultime ore, ha destato attenzione e preoccupazione tra i cittadini, sottolineando la gravità della violenza domestica anche all’interno delle mura familiari.

Le vittime, due anziani coniugi pensionati, hanno trovato il coraggio di denunciare le ripetute aggressioni fisiche, le minacce e le umiliazioni subite da parte del figlio, un pregiudicato noto per le sue condotte problematiche. Le indagini condotte dai carabinieri, avviate in seguito alla denuncia degli stessi genitori, hanno evidenziato un quadro di violenza domestica allarmante, ritenuto talmente grave da indurre l’autorità giudiziaria a intervenire con una misura restrittiva.

Il giovane, una volta rintracciato, è stato accompagnato presso la caserma dei carabinieri, dove sono state espletate le formalità di rito prima di essere trasferito nel carcere di Uta. In questo momento rimane a disposizione delle autorità, mentre la comunità si interroga su come fenomeni simili possano trovare spazio anche in contesti familiari considerati normalmente sicuri.