Durante servizio perlustrativo a largo raggio, a Borore lungo la SP 33, militari della Stazione Carabinieri di Montresta, insieme ai militari del Nucleo Radiomobile di Macomer, hanno predisposto un posto di controllo.

Un uomo alla guida di un’auto, alla vista dei militari, anziché accostare, ha deciso di accelerare bruscamente tentando di darsi alla fuga. Così i militari dopo un breve inseguimento sono riusciti a bloccare il veicolo con due persone all’interno, entrambi del sud Sardegna.

Considerata l’azione del tutto ingiustificata, i carabinieri si sono insospettiti e hanno deciso di passare alla perquisizione. Infatti, all’interno del bagagliaio posteriore hanno trovato 15 chili di marjuana. La sostanza stupefacente era suddivisa in buste di cellophane termosaldate da 500 grammi ciascuna.

I due sono stati subito tratti in arresto e condotti presso la casa circondariale di Massama (Or) come disposto dal sostituto procuratore di turno.

Un lungo viaggio intercontinentale, da Cagliari a Cincinnati, ha segnato la speranza di vita per un bambino statunitense di appena un anno, affetto da una rara patologia genetica. Protagoniste di questa storia sono un’unità di cellule staminali da sangue cordonale, prelevata in Sardegna e utilizzata con successo per un trapianto salvavita negli Stati Uniti.

Il prelievo, come riporta il quotidiano L’Unione Sarda, è avvenuto lo scorso aprile presso la Banca del Sangue Cordonale (BSC) dell’Arnas Brotzu, guidata dal dottor Mauro Carta. L’unità è stata spedita al Centro Trapianti di Cincinnati, dove è stata impiegata nel trattamento del piccolo paziente. L’intervento, reso possibile grazie alla collaborazione tra la struttura cagliaritana e il registro americano NMDP (National Marrow Donor Program), è stato coordinato con il supporto del Registro Italiano Donatori di Midollo Osseo (IBMDR).

La donazione, frutto della generosità di una famiglia sarda, ha avuto un esito positivo, senza complicanze rilevanti nel decorso post-operatorio. Un gesto semplice ma straordinario, che ha permesso di trasformare quello che spesso viene scartato – il sangue contenuto nel cordone ombelicale – in una risorsa preziosa per la medicina. Le cellule staminali ematopoietiche contenute nel cordone ombelicale rappresentano oggi una valida opzione per il trattamento di numerose patologie, in particolare nel campo dell’onco-ematologia pediatrica.