Profondo rossoblù. Cagliari-Chievo: E la nave va, verso approdi felici

La situazione di classifica attuale potrebbe essere il preludio al decimo posto finale, come riuscì al Torino che, il 25 ottobre del 2017, alla decima giornata, aveva l’identica classifica del Cagliari, non solo gli stessi punti, ma anche lo stesso numero di sconfitte(3), pareggi(4) e vittorie (3).
di Andrea Congiu
Vista la partita di ieri si potrebbe dire : ..”e la nave va” verso approdi felici. Infatti, la classifica sorride ai rossoblù che hanno staccato di 7 punti la zona retrocessione occupata dall’Empoli terz’ultimo e sono a soli due punti dal quinto posto coabitato da Fiorentina, Roma, Sassuolo e Sampdoria.
Rispetto allo scorso campionato, il Cagliari ha 4 punti in più grazie a quattro pareggi che si sono sostituiti a quattro sconfitte subite nelle prime dieci gare del precedente torneo. È evidente che la squadra goda di maggiore equilibrio fra i reparti, come dimostrato anche dall’odierna differenza reti a meno 2 invece del meno 10 riportato alla decima giornata del 2017. Sinora, la squadra sarda segna solo una rete in più, ma ne subisce 7 in meno, rispetto alla passata stagione. Per raffreddare i facili entusiasmi si deve però ricordare che nelle prime dieci partite dell’anno scorso, il Cagliari aveva già incontrato sia Juventus che Napoli, incassando tre gol a partita.
La situazione di classifica attuale potrebbe essere il preludio al decimo posto finale, come riuscì al Torino che, il 25 ottobre del 2017, alla decima giornata, aveva l’identica classifica del Cagliari, non solo gli stessi punti, ma anche lo stesso numero di sconfitte(3), pareggi(4) e vittorie (3). I granata conclusero a 54 punti insieme alla Sampdoria. Traguardo non impossibile per i rossoblù, a patto di evitare atteggiamenti come quelli mostrati nel finale di gara di ieri. Quando il Cagliari si accontenta, subisce e domenica poteva finire in parità se Giaccherini e compagni fossero stati più lucidi. Fra le note positive viste alla Sardegna Arena, va citata la maiuscola prestazione del “Comandante Castro” autore di una rete mirabile per tecnica, inventiva e precisione. Si confermano ad alti livelli i soliti noti: la spina dorsale Cragno, Pisacane, Barella e Pavoletti.
Piace molto il rombo inventato dal condottiero Maran Rolando; non solo è una solida figura geometrica sul campo, ma diventa elemento di spettacolo quando i suoi vertici cambiano pozione stordendo gli avversari. Stanchi oppure un poco acciaccati, i due esterni della difesa hanno lasciato spazi pericolosi alle incursioni avversarie. È andata bene lo stesso, ma si tratta di un campanello d’allarme da non sottovalutare. Faragò si è già dimostrato all’altezza e pronto a subentrare, sulla sinistra invece, Padoin pare ancora senza un degno alter ego. Come contro la Fiorentina, anche contro il Chievo, JP10 avrebbe potuto fare di più. Tutti quelli che vedono le sue enormi potenzialità, si aspettano un rendimento più all’altezza del giocatore. A Torino Joao potrebbe stupire tutti, persino chi stravede per lui.

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