Stamattina i bambini delle scuole primarie di Via di Vittorio e via Firenze si sono dati appuntamento per pulire gli spazi del parco di piazza Santa Lucia, accompagnati dalle loro insegnanti e muniti ciascuno del proprio kit: cappellino, pettorina e spessi guanti protettivi. Un esercito giallo che ha partecipato a una delle tante giornate di Puliamo il Mondo organizzate da Legambiente. «Queste giornate sono organizzate allo scopo di insegnare ai bambini il rispetto per l’ambiente- spiega Antonello Deidda, presidente del circolo di Legambiente di Assemini- perché vedendolo sul campo, ci si rende conto meglio di quanto danno si fa abbandonando i rifiuti per terra. Noi organizziamo giornate sia coi bambini che con gli adulti, le prime hanno più che altro scopo educativo, mentre quelle coi grandi hanno soprattutto un’utilità pratica, ma l’obiettivo finale è sempre la sensibilizzazione».

La giornata è stata organizzata con la collaborazione del Comune di Assemini e con l’azienda che si occupa della raccolta differenziata in città la quale ha fornito capienti contenitori che conclusa la mattinata si farà carico di ritirare. «L’amministrazione tiene molto a queste giornate- ha affermato Alessia Meloni, assessora all’Igiene Urbana– perché oltre all’intento educativo, fondamentale per far crescere bambini sensibili alle problematiche ambientali, aiuta gli asseminesi di domani a rinsaldare il legame con la loro città». I bambini si impegnano moltissimo e con la curiosità tipica della loro età si stupiscono di ciò che la gente getta per terra nonostante i cestini dei rifiuti lì accanto. E mentre si raccolgono le cartacce può capitare di trovare un topolino morto, e allora insieme alle maestre si scava una buca e si da degna sepoltura alla povera bestiolina.

«Lavoriamo moltissimo sul rispetto per l’ambiente- racconta Maria Pia, la maestra della terza A di via di Vittorio– siamo partiti dalla differenziata a casa, poi da quello che si può fare a scuola. Abbiamo un piccolo raccoglitore per il compost nel cortile della scuola in cui buttiamo gli avanzi della frutta che consumiamo, e adesso ci occupiamo dell’ambiente esterno. I bambini rispondono sempre con grande entusiasmo». La prossima settimana si replica, e toccherà agli alunni del secondo circolo didattico pulire il parco Delle Terre Cotte, sono previste giornate di Puliamo il Mondo anche a Decimomannu il 18 ottobre e a Uta, con gli adulti il 20.

Che i mari della Sardegna siano belli è un fatto innegabile e riconosciuto da tutti. La pulizia però è un’altra cosa e non in tutte le spiagge dell’isola è possibile tuffarsi in acque limpide e incontaminate. Secondo il report Goletta Verde redatto da Legambiente dei 29 punti analizzati, 7 risultano inquinati sopra la media.

Secondo il report, presentato questa mattina a Olbia, questi sono i cinque mari “inquinati” della Sardegna: nelle foci di Alghero, nel lido urbano di San Giovanni, del fiume Silis a Platamona, Sorso, del rio Cuggiani a San Pietro a mare, Valledoria, di Santa Margherita, Pula, e del rio Foxi, Quartu Sant’Elena. A completare il quadro dei sette mari che presentano criticità ci sono anche la foce di Rio Mannu a Portixeddu e Pittulongu a Olbia.

Nonostante queste criticità, «la Sardegna è la miglior regione d’Italia in tema di ciclo dei rifiuti e del cemento, pesca di frodo e violazioni al codice della navigazione» fa sapere Annalisa Columbu di Legambiente.