Un giovane gambiano extracomunitario classe 1998, richiedente asilo, è stato arrestato questa mattina dai carabinieri del Nucleo radiomobile della compagnia CC di Cagliari per il reato di tentata estorsione.

Durante le prime ore del mattino, infatti, una donna, cagliaritana, classe 1966, che aveva appena parcheggiato l’auto in via Legnano a Pirri, è stata raggiunta da un giovane extracomunitario che, con fare minaccioso, le chiedeva insistentemente del denaro. Rifiutatasi di dargli del denaro, la donna è poi entrata in auto chiudendosi dentro con la sicura. A quel punto il giovane gambiano ha iniziato a colpire con calci e pugni la vettura della donna che, terrorizzata, ha chiamato immediatamente il 112.

Dalla centrale operativa è partita quindi la caccia all’uomo e da lì a poco il giovane è stato trovato all’interno della struttura ricettiva per extracomunitari di via Santa Maria Chiara. Il ragazzo è stato quindi in arrestato e portato negli uffici del comando provinciale dove è stato recluso all’interno delle camere di sicurezza in attesa del rito direttissimo che avverrà nella giornata di domani.

È Geppi Cucciari a prendersi la scena durante la cerimonia di presentazione dei David di Donatello al Quirinale, con uno dei suoi interventi più brillanti e taglienti. Con il suo stile inconfondibile, la comica e conduttrice ha rivolto un’ironica dichiarazione di “solidarietà” al ministro della Cultura Alessandro Giuli, protagonista di discorsi spesso definiti da molti come eccessivamente solenni.

«Ministro, voglio portarle la mia solidarietà — ha detto Cucciari con tono serio e pungente — perché molti sottolineano eccessivamente la sua potente retorica, il suo eloquio forbito, la parola che squadra da ogni lato l’animo nostro informe. In realtà sono sempre interventi cristallini: lei è l’unico ministro i cui interventi possono essere addirittura ascoltati al contrario, come un disco dei Black Sabbath, e a volte migliorano».

Una battuta che ha strappato risate e applausi anche nel solenne contesto del Quirinale, a conferma della capacità di Geppi Cucciari di mescolare cultura pop, ironia e intelligenza anche nei palcoscenici più istituzionali. A prendere la parola subito dopo è stato proprio il ministro Giuli, che ha raccolto lo scherzo e replicato con sportività: «Un saluto a Geppi, che al contrario potrei chiamare anche ‘Ippeg’, senza fraintendimenti». Pronta e divertita la risposta della comica: «Rimaniamo così, amici», prima di lasciare il palco all’intervento ufficiale.

Ancora una volta, Cucciari si conferma una delle voci più lucide e irriverenti della scena italiana, capace di far sorridere e riflettere anche nelle cornici più formali.