Il caso dei “colloqui facili” a pagamento sollevato da Vistanet e altre testate arriva in Parlamento

«Vogliamo vederci chiaro - conclude Fratoianni che ha portato il caso in commissione Scuola e Cultura di Montecitorio - chiederemo con un'interrogazione dei parlamentari di Liberi e Uguali che il ministro Bussetti ci faccia sapere cosa ne pensa e chiediamo che il Miur si attivi subito per tutte le iniziative del caso».
Tre euro all’anno per saltare le file ai colloqui di scuole. Un servizio facoltativo in vigore in alcune scuole della Sardegna raccontato da Vistanet il 2 ottobre e altre testate. Il caso ora arriva in Parlamento.
«Sono sconcertato dalla notizia apparsa oggi su alcuni organi di informazione che in talune scuole pubbliche della Sardegna i genitori debbano pagare una quota ad una società privata per avere la precedenza nei colloqui con i docenti – attacca il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni di Liberi e Uguali – Francamente la trovo una decisione bizzarra, che può andare bene per una compagnia aerea ma non certo per una scuola, dato che in tantissime altre scuole d’italia l’organizzazione dei colloqui scuola/famiglia è regolata attraverso il registro elettronico, senza bisogno di chiedere un balzello alle famiglie».
«Vogliamo vederci chiaro – conclude Fratoianni che ha portato il caso in commissione Scuola e Cultura di Montecitorio – chiederemo con un’interrogazione dei parlamentari di Liberi e Uguali che il ministro Bussetti ci faccia sapere cosa ne pensa e chiediamo che il Miur si attivi subito per tutte le iniziative del caso».

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