Brutta sorpresa stamattina a Domusnovas per i partecipanti al sit-in organizzato davanti alla fabbrica di bombe della Rwm e per i giornalisti che si sono recati sul posto per occuparsi della manifestazione. Dopo la protesta, pacifisti e cronisti sono rientrati nella zona dove avevano parcheggiato le auto e le hanno trovate imbrattate di vernice. Tra quelle danneggiate anche l’auto utilizzata dagli inviati della Rai.

Una manifestazione regolarmente organizzata e del tutto pacifica, svoltasi regolarmente e senza tensioni, ma che evidentemente non è piaciuta a tutti. Al centro del contendere, da una parte la volontà di opporsi a una fabbrica che produce ordigni bellici che vengono venduti in larga parte all’Arabia Saudita e utilizzati per bombardare lo Yemen (civili compresi), dall’altra la difesa delle decine e decine di posti di lavoro garantiti da Rwm in un territorio come quello di Domusnovas che non vive di certo una situazione economica che si possa definire florida.

«Abbiamo commemorato le vittime – ha detto all’Ansa Angelo Cremone di Sardegna Pulita – anche insieme a una delegazione arrivata appositamente da Berlino. L’imbrattamento delle auto? Un attacco a noi, ma anche all’informazione: è gente pericolosa. Avevamo già ricevuto delle minacce»

Una piantagione con 4.600 piante di marijuana è stata scoperta e sequestrata nelle campagne di Sedini dalla Guardia di finanza di Sassari, con il supporto del Reparto aeronavale di Cagliari.

La coltivazione, dotata di un sofisticato sistema di irrigazione abusivo, avrebbe fruttato circa un milione di euro.

Nel terreno è stato trovato anche un capannone adibito a essiccatoio e deposito. I responsabili non sono stati ancora identificati, ma sul posto sono stati rinvenuti sistemi di videosorveglianza, indumenti e attrezzi ora al vaglio dei laboratori.

Su ordine della Procura di Sassari, dopo aver verificato l’alto contenuto di Thc, le piante sono state distrutte con l’aiuto di Forestas.