Attenzione: la pesca sportiva dalla riva, nelle zone balneari è ancora vietata

In questi ultimi giorni i militari della Capitaneria di Porto di Cagliari hanno elevato diverse multe a pescatori “sportivi” sorpresi a pescare da terra con lenze e canne da pesca davanti agli specchi d'acqua riservati alla balneazione. Molti credono che essendo finita la stagione estiva il 23 settembre, sia finito anche il divieto, ma non è così.
La Guardia Costiera in un comunicato informa la cittadinanza che contrariamente a quanto pensano in molti la conclusione della stagione definita balneare, non coincide con la fine dell’estate in senso astronomico. Quindi tutti i divieti e le ordinanze di sicurezza della balneazione emanate dalla Capitaneria di Porto e dalla Regione Sardegna sono ancora in vigore e lo saranno fino al 31 di ottobre 2018. Fino a quella data sarà vietato l’esercizio della pesca da superficie sportiva o ricreativa, effettuata con canna, lenze o altre attrezzature per la pesca all’interno degli specchi d’acqua destinati alla balneazione che si estendono fino a 200 metri dalle spiagge e 100 metri dalle coste a picco.
I divieti, che comunque moltissimi pescatori “della domenica” ignorano anche in piena estate, prevedono che non si possa praticare nemmeno la pesca subacquea a distanza inferiore a 500 metri dalle spiagge frequentate da bagnanti; in caso di costa a picco non frequentate da bagnanti, la pesca subacquea sportiva è consentita comunque ad una distanza non inferiore a 100 metri dalle coste. Ed non si può nemmeno attraversare la fascia di mare destinata alla balneazione con il fucile subacqueo carico. A meno che i pescatori sportivi non amino talmente tanto pescare che siano disposti a farlo prima delle 8.30 o dopo le 19.30 (in queste fasce orarie infatti i divieti non sono in vigore), dovranno pazientare fino alla fine del mese prossimo.

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