Caritas di viale Sant’Ignazio, Pili: “La struttura cade a pezzi. Scandaloso aspettare 4 anni per i lavori”
Le strutture della Caritas di viale Fra Ignazio – Foto Mauro Pili«Spero non si perda altro tempo nel dare una sistemazione a tutti i 40 ulteriori ospiti di quella struttura e far iniziare seppur con quattro anni di ritardo i lavori per il suo recupero», commenta Mauro Pili.
«Uno stabile sociale rischio crollo con 40 indigenti ancora senza dimora. Un appalto bandito nel 2014 per 500mila euro senza che sia stato mai piantato un chiodo all’interno della struttura». A dirlo è il leader di Unidos Mauro Pili, che ha divulgato le immagini relative al degrado e al pericolo all’interno della struttura di Viale Sant’Ignazio a Cagliari.
«Si tratta dell’ennesimo scandalo della presunta accoglienza del Comune di Cagliari che nonostante avesse stanziato mezzo milione di euro per i lavori di risanamento conservativo della struttura sociale di viale Sant’Ignazio a Cagliari in quattro anni non ha mai fatto iniziare i lavori – attacca l’ex eputato -. In questo degrado sono state tenute e si tengono ancor oggi decine di persone a rischio crollo all’interno della struttura e le immagini che ho pubblicato rappresentano in modo eloquente l’irresponsabilità nel mantenere aperta quella struttura con dentro ancora almeno 40 ospiti ad oggi. È semplicemente inaudito che un intervento di tale portata sia stato appaltato quattro anni fa e mai messo in esecuzione nonostante la pericolosità dell’immobile. Le immagini sono eloquenti dei rischi e del degrado della struttura. Tergiversare, perdere tempo, significa mettere a repentaglio non soltanto questi cittadini bisognosi di aiuto ma anche gli stessi operatori del centro sociale. Tutto ciò è ancora più grave proprio perché il degrado è la più evidente rappresentazione dell’incapacità di sovraintendere ad una emergenza sociale gravissima».
«Non aver definito in quattro anni l’intervento di risanamento è sinonimo di incapacità e negligenza – prosegue Pili -. Per questa ragione sindaco e giunta devono assumersi nel fondo la responsabilità di questa situazione che dipende in tutto e per tutto dalla politica del Comune di Cagliari. C’è da domandarsi dove fossero gli organi di controllo della sicurezza sul posto di lavoro e quelli sanitari».
«Spero non si perda altro tempo nel dare una sistemazione a tutti i 40 ulteriori ospiti di quella struttura e far iniziare seppur con quattro anni di ritardo i lavori per il suo recupero», conclude.

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