(Foto) Da Alghero a Oristano a piedi: gli studenti di Genova incantati da Is Arutas
I professori dell'Istituto Nautico di Genova elaborano il progetto "Altrove Camminando" e decidono di far percorrere ai loro studenti un tratto del Cammino 100 Torri: lezioni alternative all'aperto alla scoperta delle coste della Sardegna, e i ragazzi si incantano davanti al tramonto di Is Arutas.
Dino De Santi insegna religione e Beatrice Lazzeri educazione fisica, all’Istituto Nautico San Giorgio di Genova, i due insegnanti hanno unito le loro ore di lezione per realizzare il progetto “Altrove camminando”. Un progetto partito quattro anni fa che prevede che i ragazzi del quinto anno, svolgano le lezioni di religione e ginnastica all’aperto, camminando lungo il percorso dei Cammini Religiosi nella Penisola. Quest’anno però Beatrice, dopo aver saputo del Cammino delle 100 Torri, si è lasciata intrigare dall’idea di accompagnare i suoi studenti in Sardegna, e di percorrerne un tratto. Il Cammino delle 100 Torri, sperimentato con successo per la prima volta quest’anno dal suo ideatore Nicola Melis con un gruppo di appassionati camminatori di tutte le età, dura due mesi, perché prevede tutto il giro della Sardegna, lungo il perimetro delle sue coste partendo da Cagliari e tornando nel capoluogo, rigorosamente a piedi.
Dopo aver discusso coi ragazzi la proposta di attuare in Sardegna il progetto “Altrove camminando”, la docente di educazione fisica, ha preso contatti con Nicola che ha fornito alla classe supporto logistico, il campo base e una guida per affrontare il tratto di cammino che parte da Alghero e arriva fino a Oristano. Zaini e sacchi a pelo in spalla, studenti e professori sono partiti da Genova in nave il 16, sono arrivati a Porto Torres e da lì è cominciato il loro viaggio che si concluderà giovedì sera quando i ragazzi si imbarcheranno nuovamente alla volta di Genova. «Non ci aspettavamo un percorso così faticoso- spiega il professore di religione- ma non ci aspettavamo nemmeno tanta ospitalità e gentilezza, e la natura così selvaggia ha affascinato i ragazzi».
Il cammino oltre a rappresentare un concentrato di educazione fisica, visto l’impegno fisico di percorrere tanti chilometri a piedi, include anche tante lezioni di religione. Oltre alle spiegazioni sulla storia delle varie chiese che si incontrano lungo il percorso, la sera ci si riunisce, si discute di temi importanti legati alla materia e ci si confronta. I ragazzi hanno apprezzato i panorami, le spiagge, i monumenti e, all’unanimità, hanno eletto Is Arutas miglior spiaggia visitata, sono rimasti profondamente colpiti dalla sabbia fatta di minuscoli ciottoli, dall’acqua cristallina, sebbene provenendo dalla Liguria siano abituati ad ammirare bei paesaggi. «Faticoso, ma ne è valsa la pena- racconta Margherita, 18 anni- non pensavamo di dover coprire distanze così lunghe, i mezzi pubblici in certe zone non ci sono. La natura è molto selvaggia, ma sicuramente lo rifarei, magari attrezzandomi un po’ meglio, Is Arutas è meravigliosa, siamo arrivati al tramonto, dopo aver camminato tanto, è stato bellissimo, abbiamo deciso di tornarci la mattina dopo per fare il bagno».
Non si è trattato però, di un semplice viaggio a piedi. Intraprendere un Cammino rappresenta un’opportunità di riflessione . La fatica mette le persone, anche quelle più giovani davanti a loro stesse. I pensieri si fanno più profondi, perché ci si concentra maggiormente. «Questa convivenza forzata, insieme in tenda, ci ha fatto sperimentare dinamiche diverse nei rapporti tra compagni- afferma Tommaso, 18 anni- e quindi abbiamo scoperto lati positivi e negativi degli altri che non conoscevamo. Ripeterei sicuramente questa esperienza. Personalmente non l’ho trovata così faticosa, sono abituato a camminare. Il clima non ci ha aiutato, durante il giorno faceva molto caldo, ma qualche notte, quando stavamo in tenda è piovuto tanto. Comunque ho visto posti bellissimi, la spiaggia di Is Arutas da sola vale tutto il viaggio: arrivare lì stanchi e scoprire quel tramonto è stato meraviglioso». Sarebbe bello che altri istituti prendessero esempio dal Nautico di Genova, queste esperienze sono formative per i giovani, il Cammino 100 Torri offre un modo diverso di fare turismo e consente di far conoscere il lato più selvaggio della nostra Isola.
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